Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  luglio 19 Giovedì calendario

Così il drone entra nell’industria

L’utilizzo dei droni per attività industriale in Italia fa ancora rima con sperimentazione. Un impiego che si concentra soprattutto sul monitoraggio finalizzato a rendere più rapida ed efficiente la manutenzione. Le maggiori società del comparto dell’energia, come Enel, E-Distribuzione, Enel Green Power, Snam, Terna, ma anche Eni, hanno avviato progetti- assieme a Enac e Enav – per l’utilizzo dei droni nell’ispezione di tralicci, gasdotti, reti elettriche ed opere civili idrauliche. Un percorso simile lo stanno iniziando a compiere anche le aziende telefoniche, come Vodafone o Tim, per il controllo del segnale o il posizionamento delle antenne. Ma l’uso industriale del drone può avere molteplici applicazioni: nel settore delle energie rinnovabili sta diventando un potente alleato per ispezionare turbine eoliche e i pannelli fotovoltaici. Nelle centrali tradizionali, come la centrale Enel di Torrevaldaliga, il loro utilizzo consente di ispezionare aree nelle quali l’intervento umano è più disagevole, come le ciminiere, e programmare in anticipo interventi di manutenzione sfruttando i sensori di cui sono dotati questi velivoli, come quelli che misurano le variazioni termiche. Nel settore fotovoltaico ed eolico, società come Egp stanno utilizzando i droni anche per i “big data” e l’analisi predittiva dei guasti, oppure nel monitoraggio in fase di costruzione di un impianto.  
Il percorso oggi ancora in buona parte sperimentale è necessario per seguire passo passo l’innovazione tecnologica: in particolare per quanto riguarda le batterie, che devono consentire una maggiore autonomia di volo (oggi non si va oltre 30-40 minuti), soprattutto nel caso di monitoraggio delle reti. C’è poi l’implementazione dei mezzi ibridi: ovvero la combinazione del velocottero con un modello dotato di ali per percorrere distanze più lunghe. E-Distribuzione, tra le prime società a muoversi nel settore, utilizza droni ad ala fissa che partono da piattaforme di ricarica vicino alle reti. 
E ancora: l’utilizzo sul drone dell’intelligenza artificiale. Anche qui Enel ha compiuto passi avanti: coinvolgendo la startup israeliana Percepto, nella centrale Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia, utilizza droni in grado di compiere un volo di monitoraggio autonomo senza la necessità di un pilota. Progetti analoghi sono allo studio a Catania e in Cile, dove il gruppo elettrico possiede nel deserto di Atacama uno degli impianti più innovativi del gruppo. I velivoli svolgono analisi visiva e termica: sinora sono stati guidati da un pilota, ma si lavora affinchè le operazioni di decollo, sorvolo e atterraggio possano essere gestite in modo remoto dall’Italia e le rotte possano essere programmate in modo da rendere l’attività dei droni autonoma.
««Il controllo remoto di droni che volano al di là della linea visiva oggi non è consentito, se non a fronte di complessi iter autorizzativi – ci spiega Enav – Ci sono limiti di natura regolamentare per garantire la sicurezza del volo. Con Enac stiamo lavorando per superare questi limiti, muovendoci di pari passo con l’evoluzione tecnologica».  
Tra i pochi utilizzi già operativi del drone c’è l’esplorazione dei viadotti per le concessionarie autostradali e le Ferrovie dello Stato (la società Aiviewgroup si è aggiudicata diverse gare). L’utilizzo per la logistica, sia da parte di Amazon o Ups, per la consegna dei pacchi è ancora nel futuro, soprattutto per il tema dell’autonomia di volo e del peso da portare. 
Il futuro sta arrivando, però, all’interno delle condotte idriche: Enel Green Power si sta dotando di una flotta di droni anche da interno, protetti da sfere in fibra di carbonio, per esplorare i luoghi confinati delle centrali idroelettriche.