ItaliaOggi, 18 luglio 2018
Diritto & Rovescio
A Oscar Farinetti, travolto dalla sua popolarità (è però un attimo, in Italia, per i logorroici, trasformarsi da icona in macchietta) a Oscar Farinetti, dicevo, bisognerebbe consigliare una dieta dalle parole. Si sta infatti sempre più incartando nelle sue dichiarazioni. Adesso, pur di rimanere sotto il riflettore, ha celebrato la sua partecipazione al ’68 in spregio all’anagrafe: nel ’68 infatti Farinetti (detto Oscar) aveva 14 anni. Ma a sentire lui era già un rivoluzionario vero e proprio. Non a caso studiava nel liceo Govone di Alba, «quello», precisa con un leggero frisson, «dove ha studiato Beppe Fenoglio». La sua precoce prestazione non è però eccezionale. Ci sono dei valorosi partigiani combattenti, regolarmente iscritti all’Anpi, e lì celebrati, che nel 1945 (quando le ostilità cessarono) avevano due mesi d’età ma, per dirlo con le decorazioni che hanno ricevuto, esprimevano «uno spirito indomito» poi sbugiardato, ma nemmeno tanto, dall’anagrafe. «Sulla quale, intendiamoci bene», dicono gli inossidabili dell’Anpi, «ci sarebbe da discutere».