il Fatto Quotidiano, 16 luglio 2018
Limonov: «Putin non si è ripulito ma l’opposizione è debole»
In questi giorni “Mosca è piena di stranieri ubriachi, questo mi irrita”. Le sue parole planano come sempre decise. “Volevo che vincesse la ruskaja komanda, la squadra russa”, ma Edward Limonov dice che “l’Inghilterra ha perso, quindi è otlicno, eccellente”.
L’immagine di Putin e della sua Russia sono diventate ancora più solide dopo questo mondiale?
Meno di quanto sembri a Putin. In Russia sono arrivate per il mondiale 2 milioni di persone, comunque un numero molto piccolo rispetto ai 7,5 miliardi della popolazione terrestre, è una kaplja v more, una goccia nel mare. Putin ha sopravvalutato troppo lo sport come strumento di influenza nel resto del mondo. Alla Duma di Mosca oggi sono seduti molti di quelli che ieri erano atleti, ovviamente dei neumnych, dei non intelligenti. Per i Giochi Olimpici invernali a Sochi hanno invece distrutto la natura unica del territorio. La visione di Putin riguardo lo sport non è così dritta, ha sbagliato.
È l’alba dell’incontro di Helsinki. Trump e Putin concorderanno su un’Europa divisa?
Io credo che Trump non sopporti il comportamento degli europei, chiederà una partnership a Putin. È evidente dall’ultimo G7 che Trump è reverente verso Putin e la Russia, quando ha detto “la Crimea ormai russa e i cyber attacchi contro gli Usa sono colpa di Obama, che non ha preso misure adeguate”. Trump percepisce il mondo come un campo di attività di grandi forze: Usa, Cina, Russia, e poi c’è l’Unione europea, che è fallita ai suoi occhi, e ha deciso di sostituirla con la Russia. Ma non è un fatto che Mosca lo voglia, noi abbiamo obblighi verso la Cina.
Dopo retromarce e stalli alla Bolotnaja, intimidazioni e arresti successivi, c’è la possibilità che una nuova generazione sovverta lo stato di cose in Russia?
Se si intende un modello di gioventù euro-orientato, allora il numero di questi giovani è molto basso rispetto a quelli che professano i valori tradizionali russi, e net shansa, non c’è alcuna probabilità. È invece apparsa una gioventù orientata alla grandezza russa.
Quindi non esiste l’opposizione in Russia?
Fino al 2003 i liberali erano parte del potere. Quando nel 2005 si sono svegliati dopo la sconfitta, sono passati all’opposizione e sgovnili, hanno “smerdato” tutto. E oggi la Russia vive nel blocco economico, il Paese è sotto il giogo dell’oligarchia dei super-ricchi. Nel futuro ci sarà qualcosa di più radicale dell’opposizione a Putin, ma per liberali e filo-occidentali perspektiv net, non ci sono prospettive.
È stato gentile a dare questa intervista durante la finale.
Non sono un uomo gentile, sono un uomo efficiente. Dio non ha voluto che la Croazia vincesse, la coppa del mondo sarebbe finita tra le mani di fascisti dei Balcani, che hanno ucciso milioni di serbi ed ebrei. Per Putin sarebbe stato un autogol.