Il Sole 24 Ore, 15 luglio 2018
Gli sponsor della Fifa dettano l’agenda delle assegnazioni
Un triangolo tra Asia, Europa e Usa: la geopolitica del Mondiale per i prossimi anni è definita chiaramente dai patrocinatori della Fifa.
I partner commerciali della massima organizzazione calcistica del pianeta, che nel quadriennio 2014/18 hanno assicurato proventi per 1,6 miliardi di dollari, sono perfettamente sovrapponibili alle location degli ultimi (e dei prossimi) Mondiali: dal vecchio continente arrivano le sponsorizzazioni di Adidas (Germania) e Gazprom (Russia), aziende con base nelle sedi degli ultimi due Mondiali europei (2006 e 2018), Coca-Cola e Visa piantano la bandierina degli Stati Uniti, che organizzeranno insieme a Canada e Messico l’edizione del 2026, mentre l’Asia chiude il cerchio con quattro partnership tra passato, presente e futuro. Hyundai e Kia per la quota sudcoreana, che rimanda al Mondiale del 2002 e a quello del 2030, Qatar Airways è strettamente legata all’organizzazione qatariota del Mondiale del 2022 e Wanda Group da poco più di un anno si è inserita nel novero dei patrocinatori della Fifa, a riprova delle mire espansionistiche della Cina in ambito calcistico. Ambizioni che vedono come obiettivo principale il Mondiale del 2030, sebbene non sia stata avanzata una candidatura ufficiale.
Una proposta affascinante è stata lanciata con vista 2030 per un’edizione coreana Nord-Sud estesa a Cina e Giappone. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ne ha parlato con il numero uno della Fifa Gianni Infantino, il quale ha riconosciuto gli sviluppi maturati sulla penisola promettendo di visitare presto la Corea del Sud per discutere la materia, malgrado la vicinanza temporale di un’altra sede asiatica, il Qatar. Già lo scorso anno Moon aveva proposto a Infantino l’idea che l’Estremo Oriente potesse co-ospitare la Coppa del Mondo di calcio come «contributo alla Pace del nordest asiatico». Anche perchè con pù nazioni in campo si potrebbe evitare il rischio di ingenti sprechi a chiusura degli eventi.
Al momento l’unica candidatura per l’edizione del Centenario è quello arivvata da Argentina, Paraguay e Uruguay.
Intanto, gli investimenti cinesi sulla Coppa del Mondo non mancano, anche con la competizione in Russia. Sono sette in totale gli sponsor provenienti dalla Cina, a partire dalla già citata Wanda (con un contratto da 150 milioni di dollari) che fa parte della lista dei patrocinatori Fifa. Tra gli sponsor del Mondiale, invece, troviamo Hisense, Mengniu Dairy e Vivo, mentre per quanto riguarda le partnership regionali relative alla sola area asiatica, tutti i tre sponsor hanno bandiera cinese: Diking, Luci e Yadea, un monopolio della Cina per quanto riguarda l’estremo oriente.
La Russia, organizzatrice di questo Mondiale, può contare su quattro sponsor oltre a Gazprom, tutti partner regionali per l’area europea: Alfa Bank, Alrosa, Rostelecom e Russian Railways. A completare l’elenco di sponsor del Mondiale, l’immancabile McDonald’s e la multinazionale AB InBev, produttrice dell’americana Budweiser. Per quanto riguarda l’Africa, invece, l’unico patrocinatore presente è il Governo egiziano.
Il continente africano e quello sudamericano sono i grandi assenti nell’elenco dei patrocinatori della Fifa, che negli ultimi due anni ha spalancato le porte all’Asia. L’unico contratto in essere da prima del 2016 è quello con Hyundai-Kia, che nasce in occasione del Mondiale sudcoreano e nel 2010 è stato prolungato per altri dodici anni.
Fino al prossimo Mondiale asiatico, dunque, quello in Qatar, che per l’occasione vedrà Qatar Airways in cima alla lista degli sponsor grazie all’accordo quinquennale firmato nel maggio 2017 in qualità di official partner e official airline. Accordo siglato ad un anno di distanza dal contratto col Wanda Group, che invece avrà durata fino al 2030. Si tratta dell’accordo più duraturo tra i sette partner della Fifa, insieme a quello che legherà sempre fino al 2030 la federazione mondiale ad Adidas.
Il contratto con Coca Cola è stato invece rinnovato fino al 2022, anno in cui terminerà anche l’accordo con Visa (siglato nel 2007 e rinnovato nel 2013). L’accordo con Gazprom, infine, scadrà al termine del Mondiale in Russia.