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 2018  luglio 14 Sabato calendario

Le sneaker aliene. I ragazzi le chiamano “chunchy”, sembrano monumenti ai piedi

Le vette più alte le hanno raggiunte le zeppe femminili di 
DSquared2 alla sfilata per l’estate 2019. Un monumento ai piedi. Ma le sneaker con le suole di gomma, alte, estrogenate come un extra corpo di Big Bubble, sono già una realtà nelle strade. E dire che oltre ad essere quasi deformi, costano dai 600 euro in su anche se Nike ne ha firmate una variante a circa 65 dollari. 
Il padre ciccione
Queste calzature aliene con suole effetto navicella spaziale, si chiamano chunky (da massiccio, tarchiato, in gergo padre ciccione): prenda nota chi vuole padroneggiare il linguaggio più cool della moda.  Derivano dalle Tripla S inventata da Demna Gvasalia per Balenciaga, attingendo dallo street-wear con una strizzata d’occhio ai gusti dei mercati orientali dove vince la regola del «più grande è, meglio è». 
Dallo sport alle passerelle
Di origini sportive le cosiddette «Ugly» (brutte) sneaker, in un mix di materiali spesso laminati e intarsiati di Pvc che le fa assomigliare a scocche di ferri da stiro, sono passate dai campi di basket alla strada attraverso le tribù hip hop, rap e affini. Di pari passo con il dilagare dell’abbigliamento in tuta, sono diventate un fenomeno di massa. Tutti gli stilisti le hanno poi rielaborate portando ancora una volta in passerella la moda delle bande metropolitane.
 Super sneaker 
Dolce & Gabbana hanno appena lanciato la serie Super king in vendita nel loro sito. La costruzione geometrica da archistar è caratterizzata da profili di borchie metalliche. Mentre Versace lancia la Chain Reaction con la scritta love in alfabeto braille.
Se Fendi propone un modello unisex con inserti catarifrangenti e una linguetta con la F che fa capolino dall’allacciatura, Valentino dopo il mimetico colorato, punta sul nero con dettagli a specchio. Per non parlare di Stella McCartney con i modelli intarsiati di maculato. Insomma, un vero guazzabuglio di materiali peraltro montati ad arte, complici le tecnologie al laser, come in un puzzle tecno sartoriale. Da uno stilista non te lo aspetteresti. Ma tant’è: dichiara Pier Paolo Piccioli poco prima della sua ultima sfilata uomo a Parigi «La moda è vera solo quando parla di vita. La bellezza va legata al tempo, l’elitarismo è frantumato». 
Mix di materiali e strategie
La parte del leone continuano a farla i marchi leader dello sport anche perché da lì arriva questo stile, ultimamente corroborato dalle firme di celeb, testimonial eccellenti e operazioni di marketing astute. Ha fatto notizia Kanye West che ha regalato alla moglie Kim Kardashian, 995 paia di Adidas. Piccolo particolare: lui disegna le Adidas Yezee. Insomma, oltre ai materiali in questo fenomeno si mescolano strategie di ogni sorta. Ormai, il mercato di oggi va così. Nel frattempo dalla fine di giugno sono disponibili le Thunder Electric di Puma (il nome è tutto un programma). Riprendono i modelli Anni 90 già disegnati da Alexander McQueen per il brand, in un mix di materiali elettrizzanti di nome e di fatto. Mentre quest’autunno punta sulle Oversized Runner, evoluzione della iconica Oversized Sneaker incarna la stessa semplicità: linee pulite, dimensioni accentuate e contrasti drammatici nei colori. Macro suola. Le Oversize Runners sono create in lucente pelle bianca, con blocchi di colore a contrasto in nero, rosso e verde. Mentre le suole di gomma sono stampate con il distintivo disegno leopardato e il logo di Alexander McQueen.
Gomma e plissé
Anche se non sono particolarmente aggraziate, le chunky sarebbero unisex. Ma se sotto i jeans da uomo hanno un uso ormai universale, con le gonne diventano più difficili. Con ciò non mancano versioni più femminili, dorate, proposte da Sauncony Original anche con la sottana rétro a pieghe proprio per attualizzarla e non far sembrare le ragazzine delle vecchie zie. 
Due cm di differenza
Certo il pubblico più conservatore fatica a osare certi catafalchi ai piedi anche se alcuni arzilli nonnetti si aggirano già con la tuta e le chunky. Il fenomeno-che riguarda tutti noi- sta tuttavia influenzando i formati delle suole che sono più alti e di gomma in nome della comodità, su ogni tipo di calzatura. Ormai non vanno sotto i 2 centimetri e mezzo. Del resto dopo le Vans dei Paninari, (ricordate?), Della Valle fu tra i primi a elevare le suole delle Hogan. 
Lumberjack ora ha «innalzato» le vecchie calzature da vela a parenti prossime delle barche, con fondi a vasca. Le indossa anche il campione motociclistico Franco Morbidelli. La gomma ha fatto il suo ingresso persino da Testoni santuario della suola in cuoio cucita a mano col guardolo. L’atelier propone slipper blu/nere ma anche azzurro lago con suole rubber: una sorta di evoluzione sportiva delle calzature da smoking. E voilà: nelle suole la gomma ha compiuto un giro a 360 gradi dallo street-wear all’abito da sera: elastica in tutti i sensi.