Ida, sposata, due figli, Lea di 30, Fran, di 21, è frontwoman dall’Europeo del 2016.
Come va nello spogliatoio?
«Bene perché cerco di andarci il meno possibile. È il loro mondo, il loro spazio. E io lo rispetto. Tanto si sa quello che fanno i giocatori quando festeggiano: urlano, bevono, esagerano».
Abbiamo visto anche lei fare il coro con Subasic e Vida.
«Sì, ma la festa era in albergo, e se per questo ho anche fatto la linguaccia, non è mica proibito».
Viene dallo sport?
«Sì, ero una brava tennista, sono andata in America a Washington con una borsa di studio, ma mi sono fatta male a un polso e i miei non avevano soldi per le cure specialistiche, così ho smesso».
Chi l’ha notata?
«Il precedente ct, Ante Cacic, professionalmente sono cresciuta con lui. E un giorno mi ha detto: sai che come team-manager non saresti male? Così mi ha promossa in panchina. Io tengo soprattutto i rapporti con l’Uefa e con la Fifa».
Dubbi su di lei?
«Nessuna critica aperta, ma sempre negli occhi degli uomini noti qualcosa di non detto: che ci fa una donna qui? Il pensiero è quello».
La sua collega spagnola l’ha chiamata?
«Sì, mi ha mandato un messaggio di auguri».