Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  luglio 14 Sabato calendario

Il rimborso da record del bond Banca Marche

Poteva andargli meglio ma anche molto peggio. Un imprenditore italiano, indotto a investire due milioni di euro in bond subordinati di Banca Marche senza essere stato adeguatamente informato dei rischi che correva – anzi essendo stato rassicurato che si trattava di un titolo sicuro – ha ottenuto un rimborso record dalla Camera arbitrale dell’Autorità anticorruzione: 1 milione di euro, soldi che gli verranno versati dal Fondo interbancario. L’uomo aveva chiesto che gli venisse restituito tutto ma l’Anac ha deciso per la metà della somma. Per il riconoscimento di un rimborso così alto (972 mila di euro) è stata determinante una circostanza. Nella profilatura fatta dalla banca per la sottoscrizione dei bond subordinati, l’investitore risultava avere un’esperienza alta in materia finanziaria e alta propensione al rischio. Non era però così, come il protagonista della vicenda, con la licenza media, è riuscito a dimostrare: lo ha fatto allegando una scheda precedente della stessa banca in cui gli venivano attribuite una conoscenza finanziaria e una propensione al rischio basse. In generale, il 75% delle richieste di rimborso sui subordinati delle quattro banche finite in liquidazione sono state accolte dall’Anac: oltre 15 milioni in tre mesi e mezzo.