la Repubblica, 11 luglio 2018
Inseguendo il mito di una nuova frontiera
Cos’è stato l’Ovest per gli Stati Uniti? La terra promessa, l’espansione della civiltà, un grande affare economico. Tutto questo, ma soprattutto un mito, che sembra continuare ancora oggi. A questo l’americanista Bruno Cartosio ha dedicato un libro importante, Verso ovest (Feltrinelli, pagg. 437, euro 28) che esplora il mito del Far West nato nell’Ottocento attraverso la letteratura, la fotografia, la pittura, le illustrazioni popolari, scandagliando l’industria culturale, che l’ha edificato, così come la formulazione fatta da studiosi comeFederick Jackson Turner – la frontiera – o presidenti come Theodore Roosevelt – un ideologo efficace. Vi appaiono personaggi come Davy Crockett, ucciso dai messicani a Fort Alamo nel 1836, o Buffalo Bill morto invece nel suo letto nel 1917, o ancora il mitico Billy the Kid, intorno a cui si è costruito un vero e proprio culto. Cartosio scandaglia ogni episodio della storia americana ricorrendo sia all’indagine quantitativa – i numeri – che a quella qualitativa – le narrazioni, i libri, le testimonianze. Ne esce il ritratto di un paese che costruisce leggende ed eroi quando tutto è ancora in corso attraverso un uso brillante e spregiudicato dei giornali.Senza l’industria culturale l’Ovest non sarebbe probabilmente esistito.Conquista economica, sviluppo industriale e sterminio degli indiani procedono in parallelo attraverso episodi che Cartosio racconta con dovizia di dettagli. Dietro a questo libro che è un grande affresco, c’è un enorme lavoro sul campo, in archivi e biblioteche, ricorrendo a materiali molti dei quali inediti, e a una bibliografia amplissima. Il mito del Far West mostra come nella cultura americana la narrazione abbia un’importanza decisiva.Cartosio si rifà a Roland Barthes per questo aspetto, così come utilizza il lavoro di Barbara Ehrenreich sui “riti di sangue” per tracciare la cartografia di questa grande epopea: un’epica quotidiana.Gli americani dell’Est, lontani nello spazio – l’Ovest quale luogo inesplorato tra montagne, deserti, canyon – erano invece prossimi temporalmente attraverso la carta stampata, gli spettacoli e i romanzi, tanto da restare nei decenni successivi un riferimento costante anche per le generazioni successive: la “Nuova frontiera” di J. F.Kennedy. Viene da chiedersi se l’attuale crisi dell’America di Trump sia legata anche all’assenza di una mitologia evidente e manifesta.Leggendo Cartosio viene da rispondersi di sì. La storia si fa soprattutto con i miti.