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 2018  giugno 14 Giovedì calendario

Amore e altri ricordi di Vittorio Sgarbi

Cos’è l’amore? Non voglio prendere il posto che la domenica su questa pagina occupa Francesco Alberoni ma il pensiero di mio padre che – novantaseienne – indirizzò a mia madre il lungo lamento amoroso, pieno di felicità nella memoria di una vita lunga con la donna che trovò a Ferrara sulla soglia dei trent’anni nel libro Lei mi parla ancora mi ha fatto ripensare a questo argomento antico e scontato, con l’amarezza delle disillusioni. Più di Leopardi, illuso e deluso da Aspasia, più di Petrarca e della sua irraggiungibile Laura, ho pensato alla sofferenza fisica di un grande scrittore come Antonio Delfini, morto nel 1963, per una ragazza di Parma che è ancora viva e che io ben conosco. Altri elementi: Delfini avrebbe oggi 110 anni, e la mia copia delle sue Lettere d’amore è dedicata a una donna che io ho molto amato, Maria Teresa, e che invece è morta quindici anni fa. Misteri della vita e del tempo.
Leggiamo il poeta che indirizzò alla sua amata le impressionanti e dolenti Poesie della fine del mondo. Egli incrocia l’amore con l’egoismo, ed è commovente: «Non so neanche io cos’è che mi piace. Voglio che tu sia felice. Ma nello stesso tempo provo un’egoista e pietista stretta al cuore a pensare che tu sia felice con altri, all’infuori di me».