Il Messaggero, 13 giugno 2018
Ieri sera per alcuni minuti i tre canali Rai sono stati oscurati
Saltano i trasformatori elettrici, il generatore d’emergenza entra in funzione con ritardo, dopo 40, 45 secondi di tempo che bastano a mandare in tilt le tre reti nazionali: per alcuni minuti, ieri sera, i canali Rai sono rimasti oscurati. Il black-out nella sede romana di Saxa Rubra è avvenuto durante la messa in onda del Tg 1. Per la prima volta nella sua storia il servizio televisivo pubblico è rimasto al buio e in silenzio. Sui social network, a dare la conferma del guasto, è stata la giornalista del Tg2 Manuela Moreno, che ha scritto su Twitter: «Siamo in #blackout #rai». Su Twitter con l’hashtag #raidown la notizia si è diffusa rapidamente. Increduli i telespettatori. Inizialmente si era diffusa anche la notizia di «tre esplosioni», forse qualcuno aveva sentito le tre batterie elettriche andare in corto circuito. Viale Mazzini ha poi precisato che si è trattato di un «grave e imprevedibile guasto tecnico», specificando che si è verificato «a seguito dell’esplosione di 3 batterie della centrale elettrica» della sede. L’azienda ha comunicato che «sono in corso le verifiche per accertare cause e responsabilità», scusandosi «con tutti i suoi telespettatori per il disservizio».
BLACK OUTSul posto le squadre dei tecnici e gli agenti del Commissariato Rai. Il black out è durato almeno una decina di minuti. Subito le squadre sono entrate in funzione per fare ripartire il sistema. L’allarme alla polizia è scattato poco prima delle 20.30. Negli studi della tv pubblica non sono mancati momenti di paura. Molti dipendenti erano a mensa. I rumori uditi, la luce che è andata via, hanno evocato fantasmi di un attentato, ma subito si è capita la natura tecnica del problema. Dell’andamento della situazione ha voluto informarsi in prima persona anche il Capo della Polizia Franco Gabrielli che ha telefonato agli equipaggi delle volanti intervenute. Alle 20.50 l’allarme è rientrato totalmente. Le volanti hanno lasciato Saxa Rubra. Acea ha fatto sapere di avere rialimentato il sistema. «Non era mai successo prima – dice un giornalista che si occupa di riprese esterne lasciando Saxa -. Per fortuna un’emergenza subito rientrata. Bisogna capire se tutti i protocolli di manutenzione sono stati rispettati».