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 2018  giugno 12 Martedì calendario

Il pilota che visse due volte, il giallo è (quasi) risolto

Era scomparso nel luglio del 1983, pochi giorni dopo essere tornato da un’ultima missione “top secret” in Europa. Da allora di William Howard Hughes Jr., pilota (con il grado di capitano, foto sotto nell’ 83 e oggi) dell’aviazione americana si erano perse completamente le tracce.
Fu da subito un “giallo”, con risvolti di spionaggio, ipotesi di tradimento e anche qualche leggenda metropolitana di troppo. Perché William, dopo un periodo (misterioso) alla Nato lavorava in un dipartimento dell’Air Force un po’ particolare, dove aveva accesso a documenti “top secret”. E la sua scomparsa, in piena Guerra Fredda, non lasciava presagire nulla di buono. Al momento della scomparsa il capitano aveva una autorizzazione “Top Secret – Single Scope Background Investigation”. Dopo mesi di inutili ricerche nel dicembre di quel lontano 1983 il capitano dell’aviazione venne ufficialmente dichiarato missing (scomparso) e visto che non si capiva bene il perché venne ufficialmente etichettato come «disertore». Trentacinque anni dopo William Howard Hughes Jr. è stato finalmente rintracciato. In tutto questo tempo, secondo l’Air Force Office of Special Investigations (i detective dell’aeronautica militare Usa), ha vissuto in California sotto il falso nome di Barry O’Beirne. Ora il giallo si arricchisce di un nuovo capitolo, il più importante. Che cosa è realmente successo nel luglio 1983? L’ultima volta che è stato visto vivo, il capitano si trovava in New Mexico, dove aveva ritirato 28.500 dollari dal proprio conto bancario in 19 diverse filiali. Allora vennero ascoltati tutti gli amici e i colleghi di Hughes, ma nonostante le indagini nessuno riuscì a localizzarlo. Il primo mistero si è risolto solo pochi giorni fa: «Il 5 giugno, durante un’indagine sulle frodi sui passaporti, il servizio di sicurezza diplomatica del Dipartimento di Stato ha sentito un individuo che diceva di essere Barry O’Beirne e, dopo che gli sono state contestate incongruenze sulla sua identità ha ammesso che il suo vero nome era William Howard Hughes Jr. e che aveva abbandonato la US Air Force nel 1983. Il capitano Hughes ha sostenuto che nel 1983 era depresso a causa del servizio militare nell’aeronautica e che quindi decise di scomparire, si creò una nuova identità e da allora vive in California». Questo il comunicato dei detective dell’aviazione, in cui si precisa che «agenti speciali della base aerea di Travis hanno preso in custodia Hughes» ma che ancora non sono state definite le accuse cui va incontro.