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 1979  luglio 13 Venerdì calendario

Il boss mafioso Carmine Galante fulminato al ristorante

Nel 1977 era considerato il capo di tutti i capi. È morto ieri, con il sigaro ancora stretto in bocca e il petto crivellato di proiettili, in un ristorante italiano di Brooklyn. Una fine da boss, in perfetto stile Anni Trenta. Carmine Galante aveva 69 anni. Era uscito dalla galera da appena quattro mesi, grazie a un trucco giudiziario. Il suo avvocato era riuscito a battere sul tempo il commissario federale e remissione di un nuovo mandato di cattura. Aveva pagato 50mila dollari di cauzione per ottenere la libertà. Che gli è risultata fatale. La carriera di Galante durava da quasi cinquant’anni. Giovanissimo, si era specializzato in taccheggio. Poi, colpo su colpo, era diventato capo della famiglia di Joseph Bonanno, una delle più numerose, con circa 200 adepti. Era il «favorito» nella successione al defunto Don Carlo Gambino, come boss dei boss della mafia americana. Ma i guai cominciarono proprio all’apice della sua escalation. Nel 1977, forse grazie a una soffiata, la polizia lo sorprese in una banale trasgressione della libertà vigilata. Non fu chiaro, sul momento, ma era l’inizio della fine. In carcere, riuscì miracolosamente a evitare una serie di complotti. Venne trasferito da un penitenziario all’altro, di mano in mano che i sicari assoldati dai suoi «concorrenti» si facevano più minacciosi. Fuori, intanto, il suo prestigio e la sua influenza cominciavano a vacillare. Frank Funzi Tieri stava diventando sempre più potente ai vertici di Cosa Nostra. E prima che Carmine Galante potesse riorganizzarsi, lo hanno ucciso. Un’esecuzione in piena regola, come era successo a Crazy Joe Gallo nel 1972, come era successo al mitico Anastasia, l’avversario di Al Capone. Con lui, sono morti il suo braccio destro, Leonardo Coppola, e il padrone del ristorante dove è avvenuta la sparatoria, Giuseppe Turano, il figlio di quest’ultimo è ricoverato in ospedale, gravissimo. Nelle foto, da sinistra a destra e dall’alto in basso: Carmine Galante appena fulminato dai killer, il ristorante italiano dove è avvenuto l’assassinio, il boss in una recente fotografia, la figlia Nina Galante, sorpresa dal fotografo, lo insegue per strappargli la macchina fotografica.