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 2018  maggio 28 Lunedì calendario

Prime reazioni dei mercati

MILANO - Ore 10:30. Il “caos” politico (Bloomberg) italiano, la “confusione” (Wsj) e la “crisi istituzionale” (Ft) che si profila con lo scontro tra Quirinale e Lega-M5s dominano la scena anche sui mercati finanziari internazionali. Quelli richiamati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel motivare la scelta di rifiutare il professor Savona al Ministero delle Finanze e – vista la posizione assunta dai partiti di maggioranza – decretando così la fine del tentativo di Giuseppe Conte di dar vita a un governo.
Le reazioni degli investitori al momento inedito per la Repubblica sono improntate al nervosismo. Nelle prime battute domina l’effetto distensivo dato dal fatto che – per ora – si smonta la concreta ipotesi di un governo Lega-M5s, col carico di incertezze sul programma economico-finanziario che si portava dietro. Infatti l’euro si rafforza e per alcuni osservatori ciò si deve allo sbarramento della strada nei confronti di un esecutivo scettico verso la costruzione della moneta unica. La divisa unica apre in rialzo – dopo aver chiuso ai minimi da novembre, venerdì scorso – rafforzandosi sopra 1,17 dollari. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi va sulle montagne russe: secondo la piattaforma Bloomberg crolla in apertura di giornata a 190 punti base (dai quasi 205 di venerdì sera). Ma il movimento dura poco e dopo un paio d’ore è di nuovo in area 200 punti, per un rendimento del decennale italiano al 2,4%. Il calo del differenziale spinge inizialmente i titoli delle banche, che trascinano Piazza Affari, reduce da una settimana da peggiore in Europa, nei primi minuti. Anche in questo caso la fiammata dura poco: dopo aver sfiorato il +2%, il Ftse Mib si “sgonfia” e a metà mattina erode tutti i guadagni e oscilla sulla parità.
INTERVISTA. “I mercati sognano una transizione permanente"
Gli analisti ritengono che questo momento possa esser positivo nell’immediato per il Btp italiano. Nelle ultime sedute si è infatti visto il processo di “appiattimento della curva” dei rendimenti dei titoli di Stato: i rendimenti sulle scadenze più brevi sono saliti più di quelli a lungo termine, con l’effetto di assottigliare le differenze tra gli uni e gli altri. Un procedimento che accompagna aspettative di tensione nell’immediato. Sensazioni acuite dall’alert lanciato da Moody’s sul Paese, con la minaccia di una bocciatura sul rating. Una evenienza che è per il momento rimandata, visto che si poggiava sui dubbi dell’agenzia circa il budget che avrebbero potuto firmare insieme Lega e M5s. Documento per il quale servirà un po’ più di tempo. “Entriamo in un periodo di grande incertezza, andando verso le elezioni anticipate – posto che è lì che finiremo – ma non è quello su cui i mercati si concentrano oggi”, ha commentato Ray Attrill, strategist della National Australia Bank di Sydney. “Prevale la rassicurazione che l’Italia non avrà, almeno per ora, un ministro delle Finanze dichiaratamente euroscettico”. Con l’ipotesi di nuove elezioni e un esito ancora più incerto – condito da sondaggi che danno la Lega in forte crescita e possibile beneficiaria massima della confusione attuale – l’impressione raccolta dall’agenzia finanziaria Usa è comunque che le turbolenze saranno il pane quotidiano nei prossimi tempi.
IL RITRATTO. Carlo Cottarelli, Mr Forbici convocato al Quirinale
“L’ipotesi di un governo di transizione con a capo Carlo Cottarelli potrebbe contribuire ad allentare ulteriormente le tensioni, contrariamente un ritorno alle urne immediato manterrebbe alta l’attenzione degli investitori. Verrebbe da chiedersi come mai, nonostante i recenti sondaggi vedano un crescente consenso dei partiti coinvolti nella formazione di governo, l’ipotesi di un ritorno alle urne non spaventi gli operatori. I mercati stanno scontando la mancanza di un governo euroscettico ora, scenario prezzato con un buon grado di probabilità fino a venerdì scorso”, scrive in un commento Vincenzo Longo di Ig Markets. La tensione sull’Italia si è percepita chiaramente con la crescita del costo di una assicurazione per proteggersi dal rischio di default tricolore, che si misura guardando il mercato dei cds (credit default swap). Nel caso del contratto sui cinque anni, la scorsa settimana si è vista una crescita di 40 punti base che ha proiettato il costo di assicurarsi dal “rischio Italia” ai massimi dal 2012.