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 2018  maggio 25 Venerdì calendario

Berlusconi ha dato tre milioni alla moglie di Dell’Utri

Durante la sua detenzione nel carcere di Parma, l’ex fondatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, ha ricevuto milioni di euro da Silvio Berlusconi. L’ex Cavaliere ha pagato le spese legali del fondatore di «Publitalia 80» ma, soprattutto, ha badato alla moglie di Dell’Utri, Miranda Ratti, e anche ai suoi tre figli. Solo in tre mesi presi in esame – tra il novembre 2016 e il febbraio 2017 – prima dall’Ufficio informazioni finanziarie (Uif) di Bankitalia e poi dal Nucleo di polizia tributaria, Berlusconi ha «donato» all’ex socio, in carcere per i suoi legami con Cosa nostra, 3 milioni e 328 mila euro. La causale dei versamenti è la stessa dei bonifici (oggi al centro del processo per corruzione giudiziaria) alle ospiti del Bunga bunga di Arcore: «Prestiti infruttiferi».
La Finanza, nel consegnare alla procura di Milano il lavoro investigativo con tanto di date, conti e destinatari finali, segnala «l’operatività sospetta (...) e i legami familiari con l’ex senatore Marcello Dell’Utri, condannato in via definitiva a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa».
Ma perché, in un lasso di tempo così breve, Berlusconi versa tutto questo denaro a uno dei suoi amici e collaboratori più stretti nella creazione dell’impero Mediaset? L’interrogativo se lo pongono gli investigatori e, apparentemente, non trovano una ragionevole spiegazione. La premessa è che il fascicolo è finito in una inchiesta per bancarotta a carico di Dell’Utri, ma non ha portato ad alcuna nuova iscrizione nel registro degli indagati per questi pagamenti.
L’8 maggio, durante una consultazione con la delegazione di Forza Italia al Quirinale, il fondatore di Mediaset si è appellato al presidente Mattarella: «Gli ho fatto presente le gravi condizioni di salute di Dell’Utri», ha spiegato Berlusconi, auspicando la grazia per l’amico di una vita. Il legame tra Berlusconi e Dell’Utri è sempre stato molto intenso sia in pubblico sia in privato.
Gli investigatori hanno messo nel mirino «l’anomala operatività registrata su tre conti correnti riconducibili a Ratti Miranda Anna», signora Dell’Utri. Il 9 dicembre 2016 la donna riceve da uno dei conti di Berlusconi due bonifici «rispettivamente di euro 150 mila e 100 mila». Nel giro di pochi giorni, quasi la stessa somma si sposta su un conto di uno dei difensori di Dell’Utri, e la causale che sorregge il versamento parla di «parcella di spese legali». L’amicizia non ha prezzo, qualcuno dirà, ma non sono solo i processi a giustificare i trasferimenti che gli investigatori definiscono «anomali». Negli stessi tre mesi presi in esame dall’ufficio di Bankitalia in una «relazione tecnica», si riporta che «la provvista sul rapporto in argomento risulta costituita da due bonifici per complessivi due milioni e mezzo di euro, disposti da Berlusconi Silvio, nonché da numero sei bonifici per un importo complessivo di 828 mila euro disposti dalla stessa Ratti (sempre la signora Dell’Utri, ndr) da altro rapporto alla stessa intestata».
Non è solo la battaglia per fare uscire dal carcere Dell’Utri ad avere un prezzo. Così almeno sembrerebbe, perché di questa sostanziosa provvista donata da Berlusconi, tra i beneficiari risultano anche i tre figli dei signori Dell’Utri: Marina, Marco e Araba. Solo sul conto di Marina si rilevano e giudicano come anomali nove bonifici eseguiti nel 2016, per un totale di un milione e venticinquemila euro, disposti dalla madre con la solita causale: «prestiti infruttiferi». Il denaro spostato sotto la voce «finanziamento soci», finisce – sempre secondo questa ricostruzione – nei conti della Mantra Juice Srl, società di succhi di frutta con sede operativa a Santo Domingo, di cui Marina Dell’Utri risulta essere «amministratore e socio unico». Società che per gli investigatori «risulterebbe inattiva». Proprio nel Paese caraibico, un’inchiesta poi archiviata per riciclaggio aveva messo in luce come la famiglia Dell’Utri avesse spostato cifre sostanziose per acquistare una villa, anche grazie ad altri versamenti di Berlusconi.