la Repubblica, 23 maggio 2018
Condannate a morte le donne dell’Isis
Dieci minuti di processo, poi la condanna a morte, o l’ergastolo: l’Iraq non ha intenzione di usare clemenza con le “Vedove dell’Isis”, donne non irachene che hanno raggiunto i mariti nel Califfato come altri 40mila stranieri, per poi assistere al suo collasso e perdere famiglia e futuro sotto le sue macerie. La scorsa settimana 15 vedove ( nella foto la jihadista francese Djamila Boutoutaou) sono state portate davanti ai giudici di Bagdad, senza assistenza legale né aiuto dalle rappresentanze dei Paesi d’origine, secondo ong come Human Rights Watch. Ma i tribunali non sembrano curarsi troppo di un’opinione pubblica internazionale ancora troppo spaventata dagli abusi dell’Isis per coltivare la pietà.