la Repubblica, 23 maggio 2018
Manuale sul comportamento da tenersi in guerra distribuito dalla Svezia
ccolma teme la guerra e invia manuali alle famiglie BERLINO, GERMANIA «Famiglie e nuclei conviventi svedesi, leggete queste poche pagine: giudichiamo necessario insegnarvi a come prepararvi a una guerra totale che potrebbe incominciare in qualsiasi momento contro il nostro Paese. E come si sopravvive restando in rifugi antiatomici o comunque sotterranei per almeno una settimana». Non è un manuale della guerra fredda, è l’opuscolo che da ieri il governo svedese (esecutivo di minoranza del premier socialdemocratico Stefan Löfvén e dei Verdi) ha fatto diffondere in ogni casa. Il segnale è chiaro: restate tranquilli ma preparatevi al peggio, non bastano leva reintrodotta per tutti e aumento spese difesa. Om krisen eller kriget kommer (“Se arrivano una crisi o una guerra”), s’intitola il documento ricco di illustrazioni e grafici esplicativi. Venti pagine, in cui si dice con precisione cosa va fatto e cosa no. Secondo Daniel Eliasson, capo dell’agenzia governativa svedese per le emergenze civili, «la società oggi è vulnerabile, quindi dobbiamo prepararci alle emergenze». Il documento parla anche di minacce di cyberwar e fake news e non cita nessun Paese come potenziale aggressore, ma Stoccolma teme la Russia da cui affronta provocazioni continue sia di disinformazione e spionaggio elettronico sia pericolose violazioni dello spazio aereo e navale, fino a bombardieri atomici a radio e transponder spenti sulla rotta d’atterraggio dell’aeroporto della capitale. Intanto corre l’integrazione militare con la Finlandia, l’altro paese neutrale del Grande Nord. – Andrea Tarquini