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 2018  maggio 19 Sabato calendario

La Svizzera si fa la sua moneta virtuale

ANTONIO CASTRO nnn I prudentissimi svizzeri pensano di lanciarsi nel mare sconfinato (e ignoto) delle criptovalute. E non le banche. Ma il governo federale elvetico. Per il momento si tratta di una valutazione di opportunità. Vale a dire che la Svizzera valuterà la creazione una criptovaluta di Stato, l’e-franc. Per il momento il governo ha proposto di studiare vantaggi e rischi di una propria moneta digitale, sempre che il parlamento approvi. Le piazze finanziarie come Zurigo e Chiasso si stanno imponendo come hub tecnologici di settore. Ma non solo. Entro fine giugno partirà anche in Italia l’iter per arrivare all’emissione, anche ma non solo, di una criptovaluta tutta tricolore. BancAmbiente Trust e il Fondo Sovrano Popolare, guidati da Adriana Quattrino (nomen omen), stanno infatti per lanciare la raccolta del capitale. L’obiettivo è di costituire una grande cooperativa con finalità ambientali che finanzierà – attraverso l’emissione appunto di una moneta digitale – la produzione di energia pulita, la ristrutturazione e la fruizione di beni ambientali e culturali. Insomma, un green bond che nelle intenzioni dei promotori genererà un rendimento fisso, annuale, garantito, del 10%. Il progetto dei Perpetual Social Tesla Bond sarà aperto al mercato dei sottoscrittori italiani a partire dal 30 giugno: la gestazione è stata condivisa dall’Osservatorio permanente di Pace Roerich e l’Istituto Tesla per la ricerca scientifica, dipartimento della UniMoscow university. Sulla base anche degli studi economico-giuridici dello staff guidato dal prof. Antonio Tiberio di Dobrynia. Il progetto dei “Tesla Bonds” e dei “Qcoin” si traduce nell’emissione di “perpetual bonds” del valore nominale di 100 euro. Con i fondi raccolti si passerà poi alla creazione di “Qcoin”, una nuova moneta digitale che servirà da “collaterale” per il finanziamento di progetti culturali e di green economy: dalla produzione di energia da fonti alternative, alla riqualificazione delle acque rivierasche, da investimenti nel settore dello sviluppo ambientale e turistico, alla riqualificazione e alla fruizione di beni demaniali. La Svizzera – per la tradizionale esperienza in campo creditizio – è stata tra le prime a proporre una cornice normativa per le Ico (Initial coin offering), il sistema di raccolta che permette di ottenere risorse emettendo proprie monete digitali. Ma i timori per un possibile “inquinamento” ormai dilagano. Le Nazioni Unite, guidate da António Guterres (nella foto La Presse), con l’unità per la prevenzione del crimine (Unodc), hanno acceso un faro proprio sulle possibili attività di cyber-riciclaggio: ovvero l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali per “ripulire” il denaro proveniente da attività illecite. Giusto a maggio l’Ubs, la più antica delle banche elvetiche si è rifiutata di scambire i Bitcoin. Ma visto il galoppante sviluppo delle criptovalute il rifiuto non sarà per sempre. Per il momento si studia. riproduzione riservata Apple ha iniziato a ripianare i suoi debiti con l’Erario irlandese. Il ministro delle finanze Paschal Donohoe ha riferito che la multinazionale americana ha stipulato un fondo fiduciario di 1.500 dei 13.000 milioni di euro (frutto dei risparmi grazie alle agevolazioni fiscali concesse dal governo di Dublino). È il primo deposito effettuato dal gigante tecnologico, che sarà seguito da altri nel secondo e terzo trimestre di quest’anno, fino al completamento dell’importo fissato dalla Commissione europea. I PERPETUAL SOCIAL BOND Il progetto dei Perpetual Social Tesla Bond che sarà aperto al mercato dei sottoscrittori italiani a partire dal 30 giugno. La raccolta del capitale per lo start-up sarà guidata daBancAmbiente Trust e il Fondo Sovrano popolare. Verranno emessi perpetual bonds del valore nominale di 100 cento euro ciascuno, che garantiranno un rendimento fisso annuale del 10% NUOVA MONETA I fondi raccolti permetteranno la creazione di “Qcoin”, una nuova moneta digitale che servirà da collaterale per il finanziamento di progetti culturali e di green economy PROGETTI DA REALIZZARE Dalla produzione di energia da fonti alternative, alla riqualificazione delle acque rivierasche, investimenti nel settore dello sviluppo ambientale e turistico, alla riqualificazione e alla fruizione di beni demaniali