la Repubblica, 19 maggio 2018
La polizia belga uccide bambina di due anni
BRUXELLES, BELGIO Una bambina curda di due anni muore per un colpo di pistola esploso dalla polizia belga nel corso di un inseguimento tra una volante e un furgone che trasportava ventisei migranti irregolari. La notizia che scuote il Belgio arriva due giorni dopo gli avvenimenti, come spesso avviene nel Regno dove le news di cronaca spesso faticano ad emergere con chiarezza. Inizialmente il procuratore di Mons, città vallona vicino al confine francese, aveva pubblicamente escluso che il decesso della piccola fosse stato causato dagli spari della polizia, parlando di malattia improvvisa o di incidente, con il furgone che avrebbe investito (colpendola con la fiancata sulla testa) la bambina durante la fuga. Della prima versione è rimasta solo la circostanza della morte avvenuta durante il trasporto in ospedale. L’autopsia invece ha accertato il decesso per un proiettile sparato dai gendarmi, che ora lasciano trapelare che i fuggiaschi avrebbero usato la piccola come scudo umano – esponendola dal finestrino per far cessare l’inseguimento. Il confine tra Francia e Belgio è diventato un punto di passaggio molto utilizzato dai migranti che tentano di raggiungere Calais con l’obiettivo arrivare nel Regno Unito.