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 2018  maggio 19 Sabato calendario

Cento morti per un disastro aereo a Cuba

Un Boeing 737 della Cubana de Aviación si è schiantato poco dopo il decollo dall’aeroporto dell’Avana con 114 persone a bordo. Le vittime, come ha confermato il presidente cubano, Miguel Diaz-Canel, «sono moltissime». Ci sarebbero tre sopravvissuti ma tutti in condizioni molti gravi. L’aereo era diretto a Holguin, nella zona est dell’isola, a 800 chilometri dalla capitale. Sul volo, precipitato a pochi chilometri dall’aeroporto José Martí, secondo la televisione cubana, c’erano anche quattro bambini, mentre tutti i membri dell’equipaggio erano messicani. Secondo l’organo ufficiale dell’isola, il Granma, nessuna delle vittime è di nazionalità cubana, e quindi erano sicuramente turisti diretti ai villaggi della costa nord-est di Cuba. Il Boieng si è schiantato in una zona disabitata, nella campagna, e dall’aeroporto della capitale si poteva osservare una grande colonna di fumo. I testimoni raccontano che il 737 ha cominciato a precipitare alla prima virata dopo il decollo. I gravissimi problemi finanziari nei quali versa da tempo la compagnia nazionale cubana, di proprietà dello Stato, hanno costretto i responsabili della “Cubana” a prendere in affitto aerei di altre compagnie per riuscire a coprire le rotte interne, spesso cancellate negli ultimi mesi proprio per mancanza di velivoli. In questo caso la compagnia proprietaria del 737 è la messicana Damohj. Sulla stessa rotta, L’Avana-Holguin, in collaborazione con la compagnia cubana, vola anche un 737 di Blue Panorama. Circostanza che ha creato un po’ di confusione sulla proprietà dell’aereo precipitato. Ma fonti italiane di Blue Panorama assicurano che non hanno nulla a che fare con questo disastro. «Non è il nostro aereo», ha detto un portavoce della linea aerea. La maggior parte dei guai della compagnia di bandiera cubana derivano dalla sua situazione finanziaria. Uno dei problemi – insieme all’embargo Usa che complica l’acquisto di pezzi di ricambio sono i biglietti dei voli interni per i passeggeri cubani, che spesso devono essere prenotati con molti mesi di anticipo, ma sono sussidiati dallo Stato e venduti nella moneta locale. Cosa che però poi comporta un deficit di gestione molto alto per la compagnia. Da gennaio la “Cubana” ha cancellato moltissimi voli interni per mancanza di aerei, la maggior parte vecchi velivoli russi e ucraini, con problemi tecnici. Per lo stesso motivo all’inizio di quest’anno è stata soppressa una delle principali rotte intercontinentali della società, il volo che collegava L’Avana a Parigi.