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 2018  maggio 19 Sabato calendario

Un’altra strage a scuola in America, dieci morti in Texas

Dieci morti (nove studenti e un insegnante) e dieci feriti, una nuova sparatoria con strage in una scuola americana: stavolta la Santa Fe High School in Texas. L’omicida è il 17enne Dimitrios Pagourtzis (foto a destra). Ha fatto irruzione nel liceo a cui era iscritto, armato di un fucile e di una P-38, oltre che di ordigni esplosivi. Nove dei morti sono suoi compagni e coetanei. Il 17enne aveva espresso su Facebook la volontà di fare una strage e poi suicidarsi: si è invece arreso alla polizia. Sui social media si era fotografato con magliette filo-naziste, e una T-shirt con lo slogan “Born to kill”. La strage accade a soli tre mesi da quella di San Valentino a Parkland in Florida: quella aveva dato nascita ad un vasto movimento di protesta degli adolescenti, sfociato nella manifestazione nazionale a Washington il 24 marzo. Inutile, nonostante il radicamento nazionale e l’ampia risonanza sui media; così come erano stati vani altri sussulti dell’opinione pubblica in passato. Donald Trump ieri ha dichiarato: «La mia Amministrazione è decisa a fare tutto ciò che è in nostro potere per proteggere i nostri studenti, rendere sicure le nostre scuole, tenere le armi lontane da chi può costituire una minaccia». Ma il presidente aveva pronunciato parole identiche a febbraio dopo la strage di Parkland in Florida (17 morti). Poi si era recato ad un raduno della lobby delle armi, la National Rifle Association (Nra), e si era rimangiato tutto. Abbracciando la proposta della stessa Nra: armare gli insegnanti. Sempre al raduno della Nra, Trump aveva schernito la città di Londra definendola «una zona di guerra» dopo una escalation di aggressioni al coltello: la prova secondo lui che leggi più severe sulle armi da fuoco non riducono gli omicidi. Sulla falsariga del presidente si è espresso ieri il governatore del Texas, il repubblicano Greg Abbott. Parlando subito dopo la strage, Abbott si è impegnato a “far sì che non possa mai più accadere”, poi si è limitato a proporre modeste modifiche ai controlli d’identità sugli acquirenti di armi, generiche misure per prevenire e curare le malattie mentali, e un addestramento migliore per il personale scolastico. Ma la stessa Santa Fe High School pochi giorni fa era stata premiata come un liceo modello per la qualità dell’addestramento alla sicurezza, e aveva ben due poliziotti in servizio permanente. Ieri sera la polizia stava ancora interrogando due possibili complici dell’omicida, e stava perlustrando sia la scuola sia l’abitazione del 17enne alla ricerca di esplosivi. Le armi usate lui le aveva prese al padre. Tra i commenti più sarcastici e amari, il giornale satirico The Onion ha ripubblicato lo stesso titolo che usa dal 2014 ad ogni strage: «Impossibile prevenire queste tragedie, dice l’unica nazione dove accadono continuamente». Ogni volta l’articolo viene aggiornato con i dati dell’ultima strage e si conclude così: «Gli abitanti dell’unica nazione ricca del mondo dove accadono due sparatorie di massa al mese, descrivono la situazione come insolubile».