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 2018  maggio 16 Mercoledì calendario

Chi è Margherita Della Valle numero due di Vodafone

Milano Una donna italiana a capo della finanza del colosso europeo delle telecomunicazioni. È Margherita Della Valle, nata a Roma nel ‘ 65 ma che ha studiato a Milano in Bocconi a metà degli anni Ottanta, maturando una buona formazione di marketing e una lunga esperienza tra i numeri e i bilanci. Dopo un breve passaggio alla Ferruzzi Montendison, la manager approda in quella che allora si chiamava Omnitel nel 1994, ma il primo a darle un ruolo di responsabilità è Pietro Guindani che nel 2004 assume il timone di Vodafone Italia al posto di Vittorio Colao, che in quel momento aveva lasciato il gruppo per andare a guidare il rilancio della RcsMediagroup. Chi l’ha conosciuta la descrive come «una donna che in un mondo di uomini, è rimasta tale senza perdere né l’autorevolezza né la competenza» e lo ha fatto senza aver mai bisogno «di alzare la voce». Sposata con due figli, la Della Valle prende inoltre il posto di Nick Read, che per 12 anni è stato il braccio destro di Colao, tanto da ereditarne le deleghe. Un ricambio ai vertici lineare, e tutto interno, programmato da tempo e custodito in una busta gialla, che ieri in perfetto stile britannico è stata aperta dopo le dimissioni dell’ad che ha guidato l’azienda nell’ultimo decennio. Con la nomina a Cfo la Della Valle entra anche a far parte del comitato esecutivo, che si compone di 14 membri di cui solo tre donne, e dove l’unico altro italiano è Aldo Bisio ( ad di Vodafone Italia). Anche se il colosso britannico delle tlc è un gruppo che spazia dalla Spagna all’India, dalla Germania dall’Africa, Vodafone continua a valorizzare i manager italiani, e lo farà anche nel dopo Colao, perché questa è la seconda provincia del suo impero. Il gruppo ha chiuso l’anno fiscale che termina a fine marzo con 41 miliardi di ricavi da servizi (di cui 5,3 a livello nazionale) e un margine operativo lordo al netto delle componenti straordinarie di 14,7 miliardi (di cui 2,3 miliardi in Italia). Morale il colosso europeo realizza qui circa il 12% del suo fatturato ma ben il 16% della sua redditività operativa e una buona fetta dei flussi di cassa. Anche perché Vodafone in Italia, a differenza della Germania dove il gruppo si è fatto largo a suon di acquisizioni miliardarie ( Kabel per 7,3 miliardi e Unitymedia, che è il cuore dei 18,4 miliardi investiti su Liberty) è cresciuta in maniera organica, strappando i clienti all’ incumbent di uno dei Paesi più competitivi del Vecchio continente. La fotografia di fine marzo consacra infatti l’operatore britannico sul podio della telefonia mobile testa a testa con l’ex monopolista Tim, e al secondo posto nella telefonia fissa che con 2,7 milioni di linee ( di cui 2,5 in banda larga) ha appena superato sia Infostrada che Fastweb.