Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  maggio 14 Lunedì calendario

Affari e terrorismo, la May corteggia Erdogan a Londra

Un trattamento da «red carpet», con tutti gli onori: così il Regno Unito ha deciso di accogliere il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per la sua visita di tre giorni, che non è ufficialmente di stato ma che dovrebbe includere un incontro con la regina a Buckingham Palace, un colloquio, domani, con la premier Theresa May, seguito probabilmente da una conferenza stampa, e un intervento al prestigioso think tank Chatham House.
LE DICHIARAZIONI
«La visita è un’occasione per il Regno Unito e la Turchia di dimostrare le nostre strette relazioni bilaterali e avere importanti discussioni su temi di interesse comune», aveva spiegato il portavoce della May nei giorni passati. Con la Brexit che costringe la May ad allargare gli orizzonti al di là dei confini dell’Unione europea, la Turchia, con la sua economia in rapida espansione, è uno degli interlocutori più promettenti per Londra: il crescente commercio tra la Turchia e il Regno Unito è già di circa 13,3 miliardi di euro e punta ad arrivare a 16 miliardi all’anno, e già l’anno scorso Londra ha raddoppiato il suo programma di export finanziario verso il paese a più di 4 miliardi di euro. Ma si tratta pur sempre dell’1% appena del commercio britannico, a fronte del 43% che avviene con l’Unione europea, anche se ha ormai superato gli scambi con il Canada e si prepara a sorpassare anche quelli con il Giappone.
IL TAVOLO
Sul tavolo dell’incontro di questi giorni c’è soprattutto un accordo da 100 milioni di dollari nel settore della difesa, da finalizzare dopo che l’anno scorso la May, nel corso della sua visita-lampo a Ankara, ha annunciato che la società britannica BAE System avrebbe fornito la tecnologia e l’expertise per la prima fase di sviluppo di un aereo da combattimento «made in Turkey». Il rapporto tra i due paesi è sicuramente migliore che quello di Ankara con la maggioranza dei partner europei, anche grazie alla solidarietà espressa da Londra in occasione del colpo di stato fallito del 15 luglio 2016: fu il primo paese a mandare un ministro in visita. Appena arrivato, parlando al forum annuale turco-britannico di Reading, Erdogan ha spiegato che i due paesi stanno «lottando fianco a fianco come paesi responsabili per lottare contro il terrorismo», che «la partnership nell’industria della difesa è l’esempio migliore di quello che possiamo realizzare insieme» e che i due paesi vogliono continuare «i loro scambi in maniera ininterrotta dopo la Brexit».