la Repubblica, 8 maggio 2018
Le noci fanno bene al colesterolo
Sono lipidi di origine vegetale che controllano il colesterolo cattivo N oci, nocciole e mandorle. Segale e cereali. Semi. Broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles. Questi alimenti possono aiutarci a mantenere in salute il cuore e le arterie, e non solo per le presenza delle fibre o per le ottimali composizioni di acidi grassi come accade per la frutta a guscio. Il segreto che condividono con molti altri frutti e verdure è la ricchezza in fitosteroli. La similitudine di questi lipidi di origine vegetale con il colesterolo stesso spiega perché assumendoli regolarmente si guadagna in salute. Lo dicono le linee guida della Società europea di cardiologia (Esc), che pongono i fitosteroli tra i componenti nutrizionali consigliabili per favorire il controllo del colesterolo Ldl. In realtà gli steroli vegetali “sfruttano” la loro somiglianza chimica con il colesterolo per ingannare i sistemi di assorbimento di questo grasso nocivo per le arterie. Come? Ad esempio formando agglomerati, chiamati micelle, che normalmente sono necessari al colesterolo per essere assorbito dalle cellule intestinali. Anche i fitosteroli tendono a creare micelle, quindi riducono la possibilità che venga assimilato il colesterolo. Il risultato è che una parte del colesterolo destinato ad entrare nell’organismo viene eliminato con le feci. Come se non bastasse, gli steroli vegetali si mettono in competizione diretta con il colesterolo che circola nel tubo digerente. Una delle sue vie di accesso alla parete intestinale ( da cui poi il lipide arriva al sangue) sono delle molecole che lo trasportano intrufolandosi con il colesterolo stesso attraverso le barriere. I fitosteroli “fanno a gara” con il colesterolo per sfruttare questo sistema di passaggio, riducendo quindi la quantità di colesterolo che entra nel sangue attraverso questa via. Nella lotta tra i fitosteroli e il colesterolo, ovviamente viene da parteggiare per i buoni. Ma il fatto è che la maggior parte di questo grasso viene prodotta all’interno dell’organismo, gli steroli vegetali non possono essere sintetizzati dal corpo. Quindi entrano esclusivamente attraverso l’alimentazione. Ma c’è un limite “naturale”: l’assorbimento dei fitosteroli presenti nei cibi è estremamente limitato e mediamente non supera il 2- 2,5% dei grassi vegetali introdotti con l’alimentazione. Al contrario, il colesterolo degli alimenti viene assorbito mediamente per il 60%. Ed è anche per questo che vince la sfida. Facciamo dunque attenzione a tavola, visto che ogni giorno mangiamo da 150 a 400 milligrammi di fitosteroli, e gli amanti dei vegetali anche di più. Quando necessario, poi gli alimenti funzionali possono aiutarci.