ItaliaOggi, 8 maggio 2018
Diritto & Rovescio
La scorribanda di Bolloré in Italia che, dopo essere diventato protagonista in Mediobanca e Generali, voleva espugnare, con le buone o con le cattive, Tim e anche Mediaset, faceva parte della battaglia francese (economica e politica) che si proponeva (e propone) di espugnare i capisaldi economici italiani. Per fortuna, questa volta, dopo anni di assopimento (o di connivenza con Parigi) ha avuto successo l’azione difensiva italiana che si è realizzata grazie alla determinazione del ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, e al sostegno di Gentiloni. Che si trattasse di un’operazione sostenuta del governo francese lo dimostra anche il fatto che la Caisse des depots, che aveva annunciato che il suo 0,8% non avrebbe preso posizione e si sarebbe quindi astenuto nell’assemblea di Tim, ha cambiato opinione dopo una telefonata del governo transalpino che ha fatto sapere che «non accadrà mai che un francese sia lasciato solo in terra straniera». Come volevasi dimostrare. Cvd.