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 2018  maggio 05 Sabato calendario

In Arizona forti aumenti di stipendio agli insegnanti

L’onda rossa degli insegnanti pubblici continua a ingrossarsi negli Stati Uniti e ottiene un altro notevole successo. Nella notte tra giovedì e venerdì, dopo sei giorni consecutivi di sciopero e diserzione di massa dalle aule, i maestri dell’Arizona di rosso vestiti perché in protesta per le retribuzioni (tra le più basse di tutti gli Stati Uniti) e le condizioni mediocri dei loro istituti, hanno ottenuto dal Senato locale un aumento in busta paga del 20 per cento entro il 2020. Il tutto costerà all’Arizona circa 300 milioni di dollari, non poco visto che il bilancio annuale dello stato è di circa 10 miliardi. Non sono state soddisfatte tutte le richieste degli insegnanti, ma questa «è una grande vittoria», hanno detto i loro rappresentanti. Ieri, dopo la festa notturna davanti al Senato dove i manifestanti erano accampati, molte scuole pubbliche hanno riaperto. La protesta dell’Arizona, comunque, resta solo un tassello di un movimento di protesta molto più ampio degli insegnanti americani che da settimane chiedono stipendi più alti e un netto miglioramento delle loro condizioni lavorative. Una cosa che raramente si è vista in passato negli Stati Uniti. Stavolta tutto è partito dalla West Virginia il 22 febbraio scorso: anche lì gli insegnanti hanno ottenuto un aumento. La protesta si è poi diffusa a macchia d’olio in Oklahoma, Kentucky, Colorado, North Carolina, Georgia e Arizona. E non pare fermarsi.