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 2018  aprile 29 Domenica calendario

Successo in Cina delle serie tv

Un’esplosione di cinema, destinata a ripetersi e a rafforzarsi, acquistando un profilo sempre più specifico e attraente. Ospite della ventesima edizione del «Far East Film Festival» di Udine, che ieri ha chiuso i battenti, la produttrice Nansun Shi, nata a Hong Kong, laureata a Londra in «Scienze Statistiche e Calcolo», figura chiave del cinema d’Oriente, è convinta che il rapporto con l’industria hollywoodiana stia prendendo la piega giusta: «Gli americani hanno sempre pensato di essere i migliori del mondo nel commercio del cinema, nel modo di farlo e distribuirlo, ora iniziano a capire che anche la Cina è molto grande e soprattutto che esistono, tra i due Paesi, differenti sensibilità culturali che vanno rispettate. Fino ad oggi gli accordi tra noi e Hollywood ricordavano certi matrimoni combinati in cui due coniugi che non si conoscono affatto e scoprono di non sapere nulla dell’altro. Ora è diverso». Fondatrice, insieme al marito regista e produttore Tsui Hark, della «Film Workshop» con cui ha realizzato successi come le serie «Once Upon A Time In China» e «A Chinese Ghost Story», partner di Columbia Tristar per il film «Double Team» con Jean Claude Van Damme e Dennis Rodman, Nansun Shi fa sapere che i gusti del pubblico orientale, stanno cambiando in modo molto veloce: «Si sta facendo strada un cinema cinese che racconta storie di coraggio e di eroismo riguardanti il Paese, che celebra i valori della nuova Cina emergente. Non si tratta di propaganda, ma di storie raccontate bene che mettono in luce, per esempio, i meriti della marina cinese, come nel caso del blockbuster “Operation Red Sea”».
Il fenomeno delle serie tv dilaga anche a Est: «In Cina Internet è molto sviluppata e le ultime piattaforme digitali stanno acquistando sempre più spazio. Molti talenti del grande schermo stanno passando alla tv, si sono resi conto che facendo una serie guadagnano come se girassero dieci film». Al prossimo Festival di Cannes si vedranno, in gara, diversi fra i più importanti maestri asiatici: Con Nansun Shi è arrivata al «Far East Film Festival» anche la diva Brigitte Lin Ching-hsia che ha ricevuto il «Gelso alla Carriera» e a cui è stata dedicata una piccola retrospettiva.
Icona, tra gli anni ’80 e ’90 del cinema di Taiwan e Hong Kong, interprete di oltre 100 film firmati dai più grandi autori d’Oriente, musa di Wong-Kar-wai, insuperabile nella rappresentazione di eroine romantiche, Brigitte Lin racconta di essere stata, fin da ragazza, fan di Faye Dunaway, Meryl Streep e Goldie Hawn: «Quando studiavo recitazione ricordo di essermi ispirata a loro». Oggi, però, qualcosa è cambiato: «Abbiamo fatti grandi passi avanti e siamo apprezzati ovunque nel mondo». Tra le cinematografie straniere, aggiunge Nansun Shi, quella anglosassone resta tra le più apprezzate: «I ragazzi corrono a vedere i nuovi James Bond e gli ultimi Harry Potter, ma gli studenti che seguono i corsi di cinema nelle scuole, sanno tutto di Visconti e di Fellini. E naturalmente di Bertolucci, grazie all’”Ultimo imperatore”». Il prossimo film prodotto da Nansun Shi, in uscita il 27 luglio, si chiama «Detective Dee» ed è ulteriore capitolo di una saga cinese celeberrima, firmata dall’autore Lin Qianyu.