Il Messaggero, 28 aprile 2018
Il royal baby si chiama Louis
LONDRA Louis, da pronunciare con la esse muta, quasi alla francese. Sua altezza reale il terzogenito di William e Kate ha pochi giorni di vita e un nome importante, relativamente inconsueto, lontano da quello che avevano scommesso i bookmakers – era dato 20 a uno – ma vicino al cuore dei suoi parenti, e in particolare a quello di uno, il nonno Carlo. Louis era infatti il nome di Lord Mountbatten di Burma, detto Zio Dickie, «nonno onorario» e di fatto figura quasi paterna per l’erede al trono. Morì tragicamente nel 1979, quando i terroristi dell’IRA gli misero una bomba nella barchetta che usava per andare a pesca, e lasciò un grande vuoto nella vita di Carlo, appena trentenne.
Il bimbo è nato il 23 aprile alle 11,01 e ci sono voluti quasi cinque giorni per decidere il nome, che per intero suona così: principe Louis Arthur Charles di Cambridge, quinto in linea di successione al trono dopo nonno Carlo, papà William e i fratellini George e Charlotte. Arthur, che era dato come nome favorito, è un omaggio al leggendario King Arthur, meglio noto come Re Artù, mentre Charles rende la scelta del nome doppiamente premurosa nei confronti del padre di William. Nel caso delle due nascite precedenti, la scelta era stata annunciata dopo appena due giorni, ma non è raro che nel Regno Unito ci si metta un po’ prima di decidere il nome del bambino: nel caso della principessa Beatrice ci vollero addirittura due settimane.
Solido e tradizionale, Louis suona comunque un po’ esotico in inglese, anche perché il primo erede reale nato dopo la Brexit si ritrova ad essere omonimo di diciotto re francesi. Così come lo stesso William, anche George ha Louis tra i suoi nomi, in terza posizione dopo Alexander, mentre Charlotte si chiama anche Elizabeth e Diana. E ora la domanda che tutti si fanno è: ma Prince Louis andrà al matrimonio dello zio Harry e di zia Meghan?