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 2018  aprile 28 Sabato calendario

I simboli intorno al pino interrato dai due presidenti coreani

Stavolta è “quello di sopra” a venire. Non come nel 2000 e nel 2007. È Moon Jae-in ad accogliere Kim Jong-un. Stretta di mano e mazzo di fiori portato da due ragazzi, maschio e femmina, nati nel 2007, l’anno dell’ultimo incontro ai vertici. C’è la peonia, che in Oriente dei fiori è la regina, a rappresentare la solennità, c’è la margherita, la pace nel linguaggio dei fiori, c’è il fiore di colza che annuncia la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. L’Oriente è una foresta di simboli. Poi tappeto rosso per l’ospite e guardia d’onore in costumi d’epoca: i costumi del periodo Chos?n (1392-1910) quando la Corea era una, dal monte Paektu al Monte Halla. Si va alla “casa della pace” di P’anmunj?m e i due siedono davanti a un pannello che riporta l’alfabeto oggi conosciuto come han’g?l, ma nato con il nome di Hunmin ch?ng’?m (suoni corretti per l’istruzione del popolo). L’alfabeto creato da re Sejong (r. 1418-1450), forse il sovrano più amato dai coreani, completato nel 1453 e ufficializzato nel 1456. Due lettere sono di colore diverso: la K (di Kim) e la M (di Moon). Nel pomeriggio si pianta un albero: un pino del 1953, anno della fine della guerra e della nascita di Moon. Pare che sia stata usata terra proveniente dal Monte Paektu e dal Monte Halla, i due vulcani all’estremo nord e all’estremo sud della Corea. Per innaffiare, acqua del Taedong, il fiume di P’y?ngyang, e del Han, il fiume di Seoul. E il posto non è scelto a caso: sulla strada per la quale Ch?ng Chuy?ng, il fondatore della Hyundai (nato nel nord), guidò nel 1998 una mandria di 1001 mucche da regalare alla sua gente in ore difficili. Davanti al pino una pietra che testimonia che lì si sono piantate la pace (p’y?nghwa) e la prosperità (p?ny?ng), concetti rappresentati dal pino. Oggi gli uomini di buona volontà chiuderanno la serata con i versi di Kim Sakkat (1807-1863):... in riva a un fiume mi unisco al canto degli uccelli: Perché profanare i miei pensieri con i rumori del mondo? Penso tosto al passato, quando la luna sorge, E sprofondo serenamente in un dolcissimo sogno. – L’autore insegna lingua e letteratura della Corea all’Università di Napoli Stavolta è “quello di sopra” a venire I fiori, l’alfabeto, l’età dei ragazzi e i luoghi scelti hanno tutti un significato speciale e danno l’idea di un vertice unico e molto pensato