Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  aprile 25 Mercoledì calendario

Comparsate tv e reality: il declino delle papi-girl

Decadute, partite, in alcuni casi senza più soldi, con una carriera da showgirl mai iniziata, a barcamenarsi tra reality sgonfi di audience, comparsate, o addirittura a fare i conti con la giustizia. Con le “cene eleganti” finite sul banco morale degli imputati, anche le olgettine o papi-girl, seguono inesorabilmente il declino del loro pagatore e anfitrione. E sì, perché dopo il trambusto del Ruby ter e gli assegni passati alle ragazze anche in tempi recentissimi, Silvio Berlusconi ha chiuso porte e casse di Arcore.
E così quei volti ormai sono scomparsi. Chi ricorda Noemi Letizia, giovanissima partenopea al fianco di Silvio nel 2009. Decine di lifting dopo, l’irriconoscibile Noemi si è buttata alle spalle un brutto matrimonio ed è tornata a far parlare di sé su qualche giornale scandalistico per un nuovo flirt. E invece tutto lo sciame che per anni ha abitato nel palazzo a Milano 2 in via Olgettina? Quello che una di loro, Ioana Visan, chiamò “il clan delle belle gnocche”?
La grintosa Marysthell Polanco, dopo i contratti Mediaset, ha fatto due figli, si è innamorata di un campione della pallacanestro ed è volata all’estero. E poi c’è lei, Ruby. Karima El Mahroug, la pietra dello scandalo, la nipote fasulla dell’ex presidente egiziano Mubarak. Lei e la sua storia straordinaria, da corso Buenos Aires ad Arcore ai processi, poi la fuga. Il mistero resta ancora fitto. Andata in Messico, dopo l’addio al marito Luca Risso, una figlia e, molti sussurrano, tanti soldi, pagati chissà dove e chissà come, per tenere il silenzio. Nuova patria, senza disdegnare puntate italiane. Più volte, la scorsa estate, Ruby è stata pizzicata a Forte dei Marmi.
E poi c’è Nicole Minetti, igienista dentale, volata in Regione nel 2010 e protagonista delle notti di Silvio. Oggi, Nicole, dopo la burrasca giudiziaria del Ruby bis, vive, senza alcun problema economico, tra l’Italia e l’estero, soprattutto a Ibiza, corteggiata dagli stilisti. Per lei niente più politica, ma tanti selfie sotto al sole. Dopo di loro, la lunga lista delle disperse. Sabina Began, ad esempio, soprannominata l’Ape regina, anche lei finita nel vortice giudiziario per le feste di Berlusconi. Tra Bari e Milano. Lei è una della prima ora. Tanto da aver detto più volte di essere stata innamorata di Silvio. Le ultime tracce, oltre che in tribunale, la raccontano molto dimessa e a passeggio per Roma. Se abbia un lavoro, e lo speriamo per lei, non si sa. Dopo la Began, dopo le punte, un po’ di mesto centrocampo. Qui troviamo le gemelle De Vivo, le più assidue negli ultimi mesi nel bussare ad Arcore. Senza quattrini, più volte lo hanno dichiarato e ora rientrate a Napoli.
Il tempo delle vacche grasse è finito. La caccia però non è vietata. E così dopo la Polanco, un’altra ex papi-girl come Barbara Faggioli ha incrociato il destino di Danilo Gallinari, campionissimo del basket nostrano ora acclamato in Nba. E poi c’è Roberta Bonasia la quale, per voce dei fedelissimi del Cav. era finita nelle sue grazie più di tutte. “Lui – si disse – è perso per lei”. Oggi è tutto finito, oggi c’è Francesca Pascale. E Roberta? Tira a campare anche coi soldi dei genitori. Insomma niente più denaro, né ville né contratti.
Francesca Cipriani ci ha provato recentemente con l’Isola dei famosi. Come lei, ma al Grande fratello, Giovanna Rigato, la quale, dopo aver visto sfumare un contratto Mediaset, medita di andare all’estero. Mamma Mediaset però è meno indulgente. E così un’altra meteora di Arcore come Cinzia Molena ha recitato in Centovetrine. Dopodiché non l’hanno più chiamata. Finisce in tribunale Barbara Guerra. Dalla villa di Bernareggio, altro regalino di papi, alla condanna per diffamazione nei confronti di Barbara D’Urso. La Guerra intanto sogna la moda e una linea di intimo femminile.