la Repubblica, 25 aprile 2018
La vita quattrocento metri sotto terra
Studio Usa Nelle grotte di Frasassi il segreto di Marte
Le porte del sottosuolo di Marte, che immettono nelle caverne sotterranee, potrebbero essere un giorno la via di accesso a rifugi sicuri per i primi astronauti che metteranno piede sul Pianeta rosso. Ma le enormi gallerie, tubi di lava lunghi chilometri, potrebbero anche ospitare i segni dell’esistenza di vita. L’indizio per cercarla lì, al riparo dalle letali radiazioni cosmiche e solari, arriva dalle profondità della Terra e precisamente dalle grotte di Frasassi, in provincia di Ancona. A 400 metri di profondità, i ricercatori della Penn State University hanno individuato nella composizione del gesso alcuni isotopi di atomi compatibili con la presenza e l’azione di microrganismi. Secondo lo studio, pubblicato su
Astrobiology sono il segno
lasciato da forme di vita microscopiche che potrebbero aver accelerato le reazioni chimiche in presenza di fluidi come l’acqua. Un processo possibile anche per altri minerali, una “firma” che i primi pionieri potrebbero cercare per sapere se c’è stata (o c’è ancora) vita sul Marte. – m. m.