Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  aprile 24 Martedì calendario

La droga si acquista via internet

Si ordinano online a prezzi convenienti con un semplice click ed arrivano direttamente a casa, pronte all’uso e soprattutto all’abuso. Sono le nuove droghe, sempre più sintetiche, disponibili e pericolose. Esse circolano in un mercato nero che non conosce crisi e che grazie al web e al deep-web sta avendo un’espansione senza precedenti. 
Negli ultimi anni sono state individuate oltre 450 nuove sostanze psicoattive in Europa, le quali hanno determinato decine di intossicazioni acute e non di rado persino mortali, come ha reso noto la Società italiana di tossicologia. 
Tali veleni vengono fabbricati in laboratori clandestini che li innovano continuamente e senza l’intermediazione dello spacciatore, figura sempre meno necessaria a causa del progresso tecnologico, arrivano nelle mani dei clienti-consumatori, una buona percentuale dei quali è composta da adolescenti, destinati a diventare tossicodipendenti. 
DANNI IRREVERSIBILI 
«I danni sono irreversibili, soprattutto nei minori. Le droghe hanno un effetto devastante sul cervello e sull’organismo. Oltre ai cannabinoidi sintetici, altre sostanze nuove, chimicamente derivate dalla ketamina, possono scatenare e produrre sindromi psicotiche e portare alla cronicizzazione», spiega Luca Bernardo, direttore del reparto Materno-infantile del Fatebenefratelli a Milano, che sottolinea gli effetti clinici più comuni riscontrati in coloro che hanno fatto uso di tali cocktail fatali: ansia, agitazione, atteggiamento aggressivo/violento, scarsa capacità di concentrazione, diminuzione della memoria a breve termine, aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, ipertensione arteriosa, sudorazione, midriasi, contrattura della muscolatura facciale, cefalea, irritazione della mucosa nasale, nausea, vomito, dolori addominali. 
Nei casi più gravi, inoltre, vengono segnalati anche ischemia miocardica, edema polmonare, ictus ischemico, emorragia cerebrale. Si dice «preoccupato» Bernardo anche dalla nascita di numerosi negozi di cannabis legale in Italia.
Ad oggi si contano circa 600 punti vendita, alcuni aperti anche di notte. «Il rischio è che i giovani, i quali non hanno piena consapevolezza delle conseguenze connesse a simili gesti e sono anche più sensibili agli effetti, non comprendano la pericolosità di tali sostanze e del loro utilizzo, che anche se sporadico può portare a situazioni irrecuperabili». 
C’è un gigantesco equivoco di fondo, dunque: i ragazzi pensano che, essendo acquistate online, ossia in modo veloce e privo di rischi come se si trattasse di una pizza consegnata a domicilio, tali droghe siano leggere e legali. 
SOSTANZE CHIMICHE 
Ciò che caratterizza il mercato attuale, invece, è la sovrabbondanza di sostanze chimiche e sintetiche, che di “light” non hanno proprio nulla. 
Le dosi vengono spacciate per “legali” e, in effetti, nonostante possano condurre addirittura alla morte, lo sono, in quanto al momento della loro commercializzazione e per lungo tempo i principi attivi non sono identificabili: bastano piccole modifiche chimiche perché le molecole vengano “travestite”, risultando invisibili ai test tradizionali e non annoverate nelle tabelle delle sostanze proibite. 
Il consumatore, dunque, si illude di assumere dei prodotti naturali ed innocui, venduti sotto forma di incensi, o pilloline dai nomi divertenti, o addirittura pot-pourri di fiori e foglie secche, in realtà si avvelena.