Corriere della Sera, 25 aprile 2018
Tentazione di Michaela: attrice per Madonna. La danzatrice ripudiata in Africa per la vitiligine potrebbe interpretare se stessa nel film della popstar
Lacrime e sangue leniti dalla carezza di un tutù. E ora dall’abbraccio di Madonna, commossa dalla fiaba a lieto fine della 23enne Michaela DePrince (oggi solista del Balletto nazionale olandese), tanto da dedicarle un film, Taking flight, di cui la pop star sarà regista. Sembra destinata a trasformarsi in leggenda globale la storia dell’ex orfana di guerra della Sierra Leone, in Africa Occidentale, vessata da un destino ingrato, ma riscattata dal sogno di diventare ballerina, reso possibile da una famiglia americana del New Jersey che nel ‘99, insieme all’adozione, le ha regalato una seconda esistenza.
La vita tragica e miracolosa di Mabinty Bangura – così si chiamava Michaela quando a 3 anni finì in orfanotrofio, seviziata per la sua vitiligine, «un segno del demonio» agli occhi della superstizione, dopo la morte del padre, ucciso dai ribelli del Fronte unito rivoluzionario, e della madre, consumata dalle privazioni —, è stata raccontata dalla ballerina nell’autobiografia scritta con la madre adottiva Elaine DePrince Taking flight: from War Orphan to Star Ballerina, da cui sarà tratta la sceneggiatura di Camilla Blackett per il film di Madonna.
«La storia di Michaela mi ha profondamente toccata come artista e attivista che comprende la diversità», ha affermato la pop star che torna per la terza volta dietro la macchina da presa dopo aver diretto i film Filth and Wisdom, nel 2008, e W.E., nel 2011, sulla scandalosa relazione tra il re del Regno Unito Edoardo VIII e la divorziata americana Wallis Simpson.
«Abbiamo un’opportunità unica per puntare i riflettori sulla Sierra Leone e fare in modo che Michaela dia voce a tutti i bambini rimasti orfani e cresciuti in quel luogo. Sono onorata di portare alla luce la sua storia». Più schiva la ballerina che ha condensato l’emozione per la nuova avventura postando sul proprio profilo Facebook una foto che la ritrae al fianco di Madonna, struccata e in felpa casual, e di Mia, l’ex compagna di orfanotrofio, adottata anche lei a 4 anni dalla famiglia DePrince e divenuta sua sorella e musicista-cantautrice negli Stati Uniti. «È l’inizio di un bellissimo viaggio», scrive Michaela, citando i versi di Still I Rise («Lasciando alle spalle notti di terrore e paura/ mi elevo/ all’alba di un giorno che è chiaramente meraviglioso/ mi elevo/ portando i doni dei miei antenati/ io sono il sogno e la speranza dello schiavo/ mi elevo»), scritti dalla poetessa e ballerina statunitense Maya Angelou.
Per il momento, non si conoscono la data d’uscita del film né il cast, ma non è da escludere che sarà la stessa Michaela a interpretare se stessa: la ballerina, «blogger» su Youtube, è disinvolta davanti alla telecamera. La pellicola era nell’aria dal 2015, quando la Metro-Goldwyn-Mayer acquistò i diritti dell’autobiografia, uscita in italiano con il titolo Ora so volare (Mondadori) e tradotta in molte lingue. La DePrince, che ha danzato nel video Lemonade di Beyoncé ed è Ambassador for War Child e influencer di Google Zeitgeist, è affine, nell’impegno civile in difesa dei figli d’Africa, a Madonna che ha adottato quattro bambini dal Malawi e dedicato agli orfani dei malati di Aids del Paese africano un’organizzazione non profit e il documentario I am Because We Are.