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 2018  aprile 22 Domenica calendario

La città dei Papi declassa i santi. Cancellata la storia di Avignone

Da quando la socialista Cécile Helle si è insediata nel comune di Avignone, la «Città dei Papi» fa parlare di sé non per il suo ricco patrimonio storico cristiano, ma perché gli islamisti hanno trovato un terreno fertile per imporre le proprie leggi, quelle di Allah, in barba ai principi della République. 
Paris Match, lo scorso anno, ha consacrato un reportage all’islamizzazione rampante del quartiere della ReineJeanne, ora soprannominato «il sobborgo dei salafiti», in ragione della presenza di imam radicali, bar per soli uomini in djellaba e donne in niqab che vivono come ai tempi di Maometto, e non vogliono sentir parlare di laicità, uguaglianza tra uomini e donne e libertà di pensiero, considerati disvalori occidentali. 
Ma Avignone, secondo quanto raccontato venerdì da un reportage del quotidiano Vaucluse Matin, potrebbe anche essere la prima città a cancellare il nome dei santi dalle scuole. «Il comune caccia i santi dalle scuole» titola il giornale di riferimento del dipartimento situato nel Sud della Francia, perché la sindaca socialista ha deciso che la priorità è sbattezzare tutte le scuole che portano il nome di un santo. La scuola Saint-Roch, situata nel quartiere Monclar, si chiamerà dunque soltanto Roch, o avrà un nome più neutro, «in nome della laicità». «Proponiamo di cambiare il nome di alcune scuole affinché corrispondano maggiormente alle aspirazioni del momento», dice Nathalie Gaillardet, vicesindaco di Avignone con competenza nel quartiere, prima di aggiungere: «La direttrice della scuola deve farci delle proposte dopo aver lavorato con i bambini, i genitori e gli abitanti». La stessa ha precisato di aver chiesto di «trovare tre nomi che non sono ancora stati utilizzati», dopodiché «la proposta sarà fatto in consiglio d’istituto». Ma perché cambiare il nome della scuola Saint-Roch? Sentite che risposta. «Non è situata nel boulevard Saint-Roch, e poi chi è Saint-Roch? È un santo, e un santo rappresenta ancora qualcosa in questo quartiere multiculturale? Ha ancora il suo posto in una scuola laica?». 
UN FAVORE ALL’ISLAM 
Delirio ideologico, ma allo stesso tempo ennesima conferma dell’aria che tira in Francia, una nazione in preda a una foga di scristianizzazione che fa il gioco dell’islam radicale. Secondo quanto raccontato da Vaucluse Matin, anche nei quartieri est e sud di Avignone è arrivato l’ordine del Comune. E così, la scuola Saint-Jean si chiamerà soltanto Jean, e l’istituto Sainte-Catherine, nella zona di Montfavet, semplicemente Catherine. 
ORDINI SOCIALISTI 
Vaucluse Matin scrive che anche le scuole Saint-Ruf e Saint-Gabriel sono coinvolte nell’operazione di pulizia laicista lanciata dalla sindaca socialista. Les Républicains (Lr), il partito della destra gollista, ha subito battuto i pugni sul tavolo. Anche Michel Bissière, vicepresidente Lr della Regione, ha reagito con veemenza all’ iniziativa della socialista Helle: «Duemila anni di cristianesimo hanno lasciato nella nostra cultura, nella nostra lingua, nei nostri paesaggi e nelle nostre mentalità delle tracce così profonde che non si possono cancellare». L’ex capogruppo dell’opposizione comunale in quota Front national ha ricordato alla sindaca che «i nomi dei santi appartengono alla storia millenaria della città». Ma la follia laicista della sinistra sembra non avere più limiti.