22 aprile 2018
APPUNTI PER GAZZETTA - LE ELEZIONI IN MOLISE I PRECEDENTI Aldo Patriciello, che cinque anni fa portò i suoi 14 mila voti in dote al centrosinistra e che stavolta è ritornato nella casa madre di centrodestra
APPUNTI PER GAZZETTA - LE ELEZIONI IN MOLISE
I PRECEDENTI
Aldo Patriciello, che cinque anni fa portò i suoi 14 mila voti in dote al centrosinistra e che stavolta è ritornato nella casa madre di centrodestra. Ma è sicuro che peseranno anche quegli 8 mila voti di sinistra che il 4 marzo si sparpagliarono tra Leu, Pap e Pci e che a quanto pare stanno conducendo una sotterranea battaglia per portare i consensi a M5S, nuova forma di voto utile per fermare l’avanzata delle destre targate Lega.
• M5S 44.79% 79 MILA VOTA
• CENTRODESTRA 28,9% 51 MILA VOTI
• CENTROSIN 18,1% 31 MILA VOTI (2013 FRATTURA 85 MILA)
• LEGA 8,67% 15 MILA VOTI
REPUBBLICA.IT
Elezioni in Molise, come e quando si vota Dalle 23 spoglio in diretta Governo, domani incarico a Fico per sondare il Pd Di Maio: "Con Salvini si possono fare grandi cose". E Berlusconi: "Il leghista è il nostro leader" La delusione dell’anima rossa dei 5s Governo, i dubbi del Pd. Martina: "Parlare con Di Maio? Aspettiamo il Colle". Orlando: "Inutile, M5s e Lega convergono" Sala: "Pd apra a M5S e scelga un leader che stia sul territorio" Governo, Di Maio: ’’Con la Lega di Salvini si possono fare grandi cose" Governo, Martina (Pd): "Dialogo con i 5 stelle? Aspettiamo Mattarella" successivo 75 CAMPOBASSO - Sono iniziate alle 7 le operazioni di voto per le elezioni regionali in Molise. Seggi aperti per 331 mila aventi diritto al voto, di cui 78.025 residenti all’estero, che dovranno eleggere il successore di Paolo Frattura (Pd), presidente uscente. Si confrontano Andrea Greco (M5S), Donato Toma (centrodestra), Carlo Veneziale (centrosinistra) e Agostino Di Giacomo (CasaPound).
• AFFLUENZA
Alle ore 12 i votanti sono stati 50.247 pari al 15,17%. Alla stessa ora nelle consultazioni regionali del 2013 aveva votato il 9,71 per cento degli aventi diritto. In quella occasione però i seggi rimasero aperti domenica e lunedì. I votanti totali delle regionali fu del 61,63%. Stavolta invece si vota in solo giorno. Alle politiche del marzo scorso alle 12 l’affluenza era stata del 17,88%, ma i votanti il 71,62%. Molto alta l’affluenza a Campobasso con il 20,59%, a Venafro con il 20,79%, Termoli il 18,69%. In ritardo Isernia con il 17,65%.
È S. Martino in Pensilis (Campobasso) il comune molisano dove si sono recati più elettori ai seggi alle ore 12: il 21,65% alle urne nel comune dell’ex sindaco Vittorino Facciolla (Pd) e assessore regionale uscente. Alta l’affluenza anche a S. Giuliano di Puglia, dove nel 2002 il terremoto uccise 27 bambini e una maestra nella scuola del paese: qui forti polemiche per la paventata trasformazione del villaggio dei terremotati in hub per i migranti. Qui elettori al 20,02%. Il comune con meno votanti alle 12 è Duronia (Campobasso), fermo al 4,83%: Duronia è il paese d’origine dell’attore Elio Germano. Sotto la media regionale anche Bagnoli sul Trigno (Isernia), comune dove ieri si era recato in visita Silvio Berlusconi: qui elettori al 13,66%.
• SPOGLIO IN TEMPO REALE SU REP.IT
Gli elettori molisani eleggeranno un’assemblea composta da venti consiglieri più il candidato presidente che risulterà vincitore. I seggi chiuderanno alle 23. Da quel momento sul nostro sito potrete seguire lo spoglio in tempo reale di quello che è diventato un test importante anche in chiave nazionale, da cui i partiti si aspettano indicazioni per la formazione del nuovo governo. Non a caso nella campagna elettorale della più piccola delle Regioni a statuto ordinario si sono impegnati in prima persona i leader delle principali forze politiche, da Matteo Salvini a Luigi Di Maio, da Silvio Berlusconi a Maurizio Martina.
• SFIDA TRA M5S E CENTRODESTRA
La posta in gioco è alta soprattutto per Movimento 5 stelle e centrodestra. Si parte dai numeri del 4 marzo: M5S con il 44,79% e 78 mila voti, centrodestra 28,9% e 51 mila voti. In mezzo l’incognita del centrosinistra raggruppato ad arrocco che riparte dalla debacle del 18,1% con 31 mila voti mentre nel 2013 il presidente uscente Frattura raccolse 85 mila voti.
• LA LEGA
Sulla carta non dovrebbe esserci partita ma le amministrative, specie in Molise, hanno dinamiche diverse. Pesano i potenti locali e i pacchetti di consensi che gestiscono: tra questi l’europarlamentare Aldo Patriciello, che cinque anni fa portò i suoi 14 mila voti in dote al centrosinistra e che stavolta è ritornato nella casa madre di centrodestra. Ma è sicuro che peseranno anche quegli 8 mila voti di sinistra che il 4 marzo si sparpagliarono tra Leu, Pap e Pci e che a quanto pare stanno conducendo una sotterranea battaglia per portare i consensi a M5S, nuova forma di voto utile per fermare l’avanzata delle destre targate Lega. Lega che riparte dall’8,67% e 15 mila voti delle politiche e che non fa mistero di puntare a fagocitare Forza Italia. Centrodestra che candida il commercialista Toma, appoggiato da 180 candidati e nove liste. E che per la rimonta punta proprio sull’esercito dei candidati portatori di voti.
• COMUNI DEL MOLISE
In Molise ci sono 136 comuni e le liste che appoggiano Toma hanno sparpagliato i candidati come non mai. Solo 20 invece i candidati della lista M5S per Greco, 33enne candidato di Agnone, e 100 per le cinque liste che appoggiano il candidato di centrosinistra Veneziale, assessore uscente del Pd.
• IL SOFTWARE DELLA REGIONE
Queste regionali passeranno alla storia anche per essere le prime i cui risultati saranno gestiti nella fase ufficiosa dalla Regione stessa con un proprio software e non dalla Prefettura: la sala stampa regionale nella ex Gil è già aperta per i circa 100 operatori dell’informazione piombati da tutta Italia a Campobasso.