La Stampa, 21 aprile 2018
Prof accerchiato e aggredito dagli alunni: “I cinque ragazzi saranno bocciati”
Sono stati ascoltati uno per uno, come in un processo. E alla fine la sentenza del consiglio di classe è stata emessa: per cinque studenti dell’Istituto tecnico «Carrara» di Lucca arriverà la bocciatura, dopo che oggi il consiglio di istituto ratificherà la decisione. Per un altro, invece, è già in vigore una sospensione di 15 giorni.
Sulla vicenda dei video choc con l’aggressione e la derisione di un professore di italiano e storia ieri è arrivata anche una novità giudiziaria: la procura per i minorenni di Firenze ha iscritto altri due ragazzi nel registro degli indagati, che così arrivano a sei. Per loro le accuse, a vario titolo, sono di violenza privata, ingiuria e anche furto, visto che uno dei giovani ha tentato di strappare dalle mani del professore il registro di classe elettronico.
La vicenda penale nella giornata di ieri si è intrecciata con quella disciplinare interna alla scuola. Un lunghissimo consiglio di classe, durato oltre cinque ore e concluso con una conferenza stampa del preside Cesare Lazzari. Davanti ai professori – escluso quello preso di mira di bulli – sono sfilati i ragazzi coinvolti: solo una famiglia non si è presentata. I provvedimenti decisi dall’assemblea hanno rispettato la «linea dura» che il preside aveva anticipato negli ultimi giorni.
Per due dei ragazzi è stata proposta la sospensione fino al termine dell’anno scolastico e, di conseguenza, la bocciatura. Per altri tre si ipotizza una sospensione fino al 19 maggio. E anche per loro caso scatterà la bocciatura. Per il sesto studente – quello ritenuto meno coinvolto – è invece già effettiva una sospensione di 15 giorni che gli permetterà comunque di essere ammesso agli scrutini finali. Il consiglio di classe non ha fatto sconti ma tutti i provvedimenti dovranno essere ratificati già oggi dal consiglio d’ìstituto.
Nel frattempo si apre anche un altro fronte. Il preside avrà 30 giorni di tempo per valutare, insieme all’ufficio scolastico provinciale, il comportamento del docente bullizzato e di altri professori. L’accusa per loro è quella di essere stati troppo «permissivi».