la Repubblica, 21 aprile 2018
Bill Gates & c. La buonanotte adesso è tutta dei bimbi ribelli
C’erano una volta i libri per maschietti: storie di draghi, principi azzurri e supereroi.
Vincevano i buoni, naturalmente, ma con una visione tradizionale della bontà, in cui il protagonista è puntualmente bello, forte, virile e possibilmente dotato di poteri speciali. Adesso sono in arrivo dall’Inghilterra favole e romanzi per bambini d’altro genere: in cui l’eroe è dolce, gentile, altruista, pacifico, non necessariamente speciale e non limitato allo stereotipo dei ruoli da macho. Il nuovo genere arriva nelle librerie d’Inghilterra sulle ali del prodigioso successo avuto dalla serie Storie della buonanotte per bambine ribelli, dove “ribelli” significa fuori dalle convenzioni. Per le femmine, il concetto è capovolto: possono fare tutto, non hanno bisogno di un “lui” per raggiungere il lieto fine.
Ma la casa editrice londinese, Quercus Books, ha pensato che l’idea funzionasse anche per i maschi. Il primo titolo della serie dice già molto: Stories for boys who dare to be different (storie per ragazzi che hanno il coraggio di essere differenti), di Ben Brooks, una raccolta di cento ritratti di uomini, famosi e meno famosi, da Bill Gates ad Ai Weiwei. A seguire verrà pubblicato in settembre The good guys (I bravi ragazzi), 50 storie di uomini che «hanno dimostrato come per cambiare il mondo non sia necessario avere una spada o un jet privato», recita il sottotitolo: si va dal campione giamaicano dell’atletica Usain Bolt a James Harrison, un prolifico donatore di sangue il cui raro plasma ha salvato tante vite. Se la serie per le ragazze ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo (oltre un milione e mezzo di copie vendute solo con il primo titolo) mette in evidenza donne che se la cavano da sole, il messaggio di quella sui “bravi ragazzi” è che va bene avere sogni e obiettivi non tradizionalmente mascolini.
«Abbiamo pensato che, nell’era di #MeToo e Time’s Up fosse necessario indicare una diversa positività anche per il maschio», osserva Debbie Foy, responsabile della collana. Il poeta Benjamin Zephaniah, uno dei personaggi raccontati da The good boys, elogia l’iniziativa, convinto che potrà contribuire a «cambiare le generazioni future». Le pre-ordinazioni hanno superato 100 mila copie, confermando che l’idea ha un mercato. Il passo successivo, commenta il Guardian, sarebbe di mescolare i due generi: non pubblicare più libri per maschi o per femmine, ma per entrambi.
“Io Tarzan, tu Jane” dopotutto appartiene a un altro secolo.