Il Messaggero, 20 aprile 2018
Meghan, la principessa sbarazzina
LONDRA Una principessa in jeans, ottimista e contemporanea, futura sposa pronta a prendere il microfono per fare un discorso al suo matrimonio, che ha delle opinioni e non le nasconde, che si veste con una freschezza mai vista nei corridoi di Buckigham Palace. E pazienza che principessa non lo è, anzi: Meghan Markle, fidanzata del quinto (sesto, appena nascerà il terzo erede di William e Kate) in linea di successione al trono, deve proprio alla sua lontananza dalla corona tutta quella libertà di essere se stessa di cui sta facendo il migliore uso possibile. Diventando una principessa del pop, l’icona di una generazione che magari come lei ha 36 anni – la stessa età della Middleton, anche se non sembra – ma si sente più giovane, che ha ambizioni e fiducia, qualche disastro sentimentale alle spalle, una famiglia di provenienza tutt’altro che perfetta e soprattutto un’origine etnica che se ancora fatica ad essere rappresentata a livello pubblico, nella famiglia reale è stata fino ad ora più assente che mai.Con i suoi vestiti sbarazzini e i cappelli ancora troppo sobri per convincere del tutto i più bacchettoni, Meghan l’americana parla alle donne di tutto il mondo, ben al di fuori dei confini delle piovose isole britanniche a cui Catherine Middleton è sempre più relegata dal ruolo istituzionale, dalle scelte stilistiche che si fanno più conservatrici ad ogni gravidanza. Dal giorno in cui Meghan è apparsa radiosa al braccio del suo Harry per annunciare il fidanzamento, il numero di cappotti bianchi a Londra si è magicamente moltiplicato, per non parlare di quello che è successo al sito del piccolo brand canadese, Line the Label, dove l’ex attrice di Suits aveva preso il suo, di candido copriabito ad accappatoio: si è bloccato per i troppi contatti, salvo poi riprendersi in un trionfo di vendite da far impallidire quelle del famoso effetto Kate, corroborato dall’anglomania di quegli anni, legata anche al successo di serie come Downton Abbey.
L’ECCENTRICITÀ
Il cappotto morbido è rimasto una delle cifre stilistiche di Meghan, la ragazza con le caviglie più sottili del mondo, insieme ai jeans dal taglio perfetto e ai capelli raccolti in una crocchia un po’ spettinata. Nulla che si possa ricondurre all’immaginario reale, se non la grazia con cui ogni capo viene indossato, ma si sa che a Buckingham Palace sono maestri nell’andare incontro all’opinione pubblica con piccoli passi impercettibili. I cappelli con le piume non li ha ancora messi, ma c’è tempo: per ora quando appare in pubblico nelle occasioni ufficiali porta sempre i copricapi più sobri, perché l’eccentricità britannica non è cosa che si impari in una notte. L’elenco di tutte le cose che rendono Meghan improponibile, ma proprio per questo perfetta per Harry è noto: divorziata, afroamericana da parte di madre, faceva l’attrice, è comparsa in scene sexy, ha tre anni più di Harry, è figlia di divorziati, con un padre in bancarotta e ha una sorella che già da un po’ le dà dell’arrivista sui tabloids. Inoltre spesso veste brand americani o canadesi – la serie Suits era stata girata a Toronto, dove la Markle ha abitato a lungo – e questo sta allargando il campo delle ipotesi su quello che sarà il vestito dell’anno: i nomi che circolano più insistentemente sono quelli del duo dell’iperlusso Ralph&Russo, già dietro lo scintillante e provocantissimo vestito delle foto del fidanzamento (costo: 60mila euro circa), e di Burberry, marchio ultrabritannico ancora per poco guidato dall’ex enfant prodige Christopher Bailey, mentre fonti ben informate sottolineano come Erdem sia troppo legato a Kate.
LA FESTA DANZANTE
Il mistero verrà svelato solo quando alle 12 in punto del 19 maggio Meghan scenderà dalla carrozza per avviarsi verso la cappella di St George nel castello di Windsor davanti ai 600 invitati, tra cui non ci saranno né la premier May, né il presidente Usa Trump, ma sicuramente le due ex fidanzate di Harry, Chelsy Davy e Cressida Bonas. Il vestito non potrà allontanarsi molto dal piglio classico e istituzionale di quello scelto da Kate o anche dalla sorella Pippa, a cui la stessa Meghan somiglia molto fisicamente. Quello che si sa è che ci saranno peonie e mirto nel suo bouquet e che la torta verrà fatta da Violet, piccola pasticceria nota per i suoi teneri dolci alla cannella lontani anni luce dalle glasse infrangibili di certe creazioni. In serata l’abito nuziale verrà sostituito con qualcosa di più adatto a una festa giovane e danzante, organizzata da un team in cui nessuno – ordine della sposa – ha più di quarant’anni. Si aprirà così una nuova fase della vita della sposa e del Paese, che nel pessimismo della Brexit di buone notizie ha bisogno, per davvero.