Corriere della Sera, 20 aprile 2018
Brava ma «brutta» per la tv, la classicista censurata negli Usa
Londra In Gran Bretagna lei è una sorta di icona culturale: Mary Beard è la più nota studiosa di civiltà classiche d’Oltremanica, una che scrive libri di successo, interviene sui giornali, appare in televisione. Ma per gli americani evidentemente non basta: perché l’hanno «oscurata» dal programma tv che presenta, giudicandola di fatto inguardabile.
La docente di Cambridge ha infatti un look particolare, da hippy stagionata, con i capelli lunghi e ingrigiti che le scendono sulle spalle: qualcosa che per gli inglesi aggiunge un tocco di eccentricità intellettuale, ma che Oltreoceano non si confà ai canoni estetici dominanti.
L’ultima fatica di Mary Beard per il piccolo schermo è la serie «Civilisations», andata in onda di recente sulla Bbc. Ma quando il programma è stato trasmesso dalla rete pubblica americana Pbs, la studiosa inglese è stata espunta e rimpiazzata dalla voce narrante dell’attore Liev Schreiber. «Non riesco a fare a meno di pensare che una anziana signora leggermente decrepita con lunghi capelli grigi non sia ideale per la tv americana», ha commentato ironica la docente al Times.
Mary ha scritto su Twitter di essere «piuttosto triste» per la decisione degli americani, che è stata presa senza il suo consenso. Anche le apparizioni di altri due presentatori britannici, David Olusoga e Simon Schama, hanno subito sforbiciate, «ma mi sembra che la mia sia stata rivista in modo più sostanziale degli altri – ha osservato la Beard —. Sono la vittima più evidente. E mi chiedo perché: cerco sempre di difendere le signore anziane coi capelli grigi».
La studiosa ha ammesso che sono ben altre le ingiustizie patite ogni giorno dalle donne, ma ha comunque deplorato il fatto che la sua narrazione sia stata sostituita con una versione descritta dallo stesso Wall Street Journal come anodina. «La voce fuori campo è fatta da questo Liev Schreiber – ha detto —. Penso che sia un peccato. Vedere una tesi sostenuta da qualcuno di persona sarebbe stato ben accolto in America».
La professoressa non ha ricevuto alcuna spiegazione dalla tv americana, ma ha fatto notare che le era già accaduto in passato di essere «censurata»: un suo programma su Pompei era stato adattato in America ma lei era stata completamente rimpiazzata da un presentatore a stelle e strisce.
E il rifacimento di «Civilisations» non è stato soltanto estetico ma anche «ideologico»: nelle parti sulla religione è stato accentuato il ruolo del Cristianesimo, in linea con il revival della fede in America.
La Pbs si è difesa dicendo di essere dispiaciuta per le critiche della docente inglese, ma che «la nostra versione di “Civilisations” era concepita per avere un diverso stile di presentazione dalla Bbc».
Mary Beard, allevata alla sapienza classica, l’ha presa con filosofia: «Spero che la gente guarderà la versione originale quando sarà disponibile – ha auspicato –. A tempo debito potranno verificare cosa ho detto». E ammirare la sua fluente chioma argentata.