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 2018  aprile 18 Mercoledì calendario

Adesso per stare bene ci fanno mangiare i microbi

Non credete quando vi dicono che molti malanni hanno origine «psicosomatica». Guardatevi dentro, fino in profondità, come ha fatto Michael Mosley, e non è un semplice modo di dire. Medico britannico e noto divulgatore scientifico della Bbc, Mosley è andato al museo delle Scienze di Londra e davanti a una platea numerosa e strabiliata ha inghiottito una telecamera appena più grande di una pillola di tachipirina. Un pasticcone collegato a uno schermo gigante tramite sensori posti sul suo corpo che ha proiettato sul monitor ogni anfratto del suo apparato digerente. «Ho sempre avuto una sorta di ossessione per lo studio dell’intestino», spiega l’inventore della Dieta 5:2, conosciuta in Italia come Dieta Fast o anche intermittente (5 giorni di regime alimentare normale e 2 di restrizione calorica). Talmente appassionato da sottoporsi a qualunque test su se stesso, anche se questo ha comportato giorni di digiuno, assunzione di potenti lassativi (come ha fatto prima di ingoiare la telecamera), o addirittura ingestione di larve di verme solitario per sperimentare l’effetto in prima persona. 
L’ALTRO CERVELLO 
«L’intestino è il nostro secondo cervello», spiega il ricercatore della tv britannica, in questi giorni in Italia per presentare il suo nuovo libro, La Dieta del Microbioma (Vallardi editore), sottotitolo: «Prenditi cura del tuo intestino per potenziare le difese immunitarie, eliminare gli attacchi di fame e perdere peso senza fatica». In sintesi, l’intestino è centrale per il nostro benessere e tenere d’occhio la flora batterica, il microbioma, una foresta di miliardi di microrganismi, soprattutto batteri, che costituiscono il nostro ecosistema, è obbligatorio se non si vuole rischiare di contrarre malattie. Ci sono microbi buoni, che svolgono un aiuto essenziale per la nostra salute, e altri nocivi che ci fanno venire male alla pancia e portano febbre e infezioni (salmonella, campylobacter, E. coli, i più comuni) e arrivano da alimenti crudi, sporcizia, virus. 
Si chiama dieta del microbioma, ma non prevede riduzione drastica di alimenti, né messa al bando della carne, in genere vietatissima. Secondo Mosley il vero danno per l’intestino è rappresentato da tutto ciò che è zuccherato,che contiene solo calorie, innalza la glicemia e fa malissimo. Effetti catastrofici sul microbioma sono quelli provocati dai cibi processati, cioè confezionati, di difficile digestione. Sperimentati sui topi, hanno portato il loro bioma in una direzione malsana: figurarsi sull’uomo. A infiammare le pareti intestinali sono anche gli antibiotici «che voi italiani», bacchetta il medico, «consumate in quantità eccessive, fin da piccoli. Perfino negli allevamenti italiani agli animali viene somministrata una dose di antibiotici 30 volte superiore a quello che avviene in Svezia». 
EFFETTI INDESIDERATI 
Il problema, ci dice il guru, è che «gli antibiotici spesso vengono prescritti perché tanti medici non vogliono perdere tempo. Vengono dati alle donne incinte e passano al feto attraverso la placenta, così per questi bimbi sarà più facile contrarre l’asma, il diabete o l’obesità». Anche il modo in cui avviene il parto influisce sul bioma: se è cesareo, c’è più probabilità che il neonato risenta dei farmaci assunti dalla madre. I primi 2 o 3 anni di vita, poi, sono fondamentali: da lì dipendono non solo il metabolismo, ma anche il sistema immunitario e l’umore. Ben vengano invece il pesce, l’olio d’oliva, frutta, verdura, fibre e alghe. Ma anche formaggi, yogurt, un po’ di vino e cioccolato: sono tutti prodotti fermentati cioè creati da microbi buoni che trasformano zuccheri in altri composti chimici. Per non avere disturbi, i batteri buoni devono prevalere su quelli cattivi, che danno infiammazioni e allergie. Infine, un suggerimento: oltre a nutrirsi in modo sano, Mosley consiglia anche di controllare sovente le feci. Da lì si capisce molto di ciò che accade dentro di noi.