la Repubblica, 19 aprile 2018
L’amaca
Di Maio dice: mai con Berlusconi! Salvini dice: mai col Pd! Berlusconi dice: mai senza di me! Nel Pd parlano chiaro solo quelli del circolo di Paolo Virzì, che dicono (a Paolo Virzì): mai con Di Maio!
La risultante di queste linee politiche (credo si tratti delle famose divergenze parallele) è il nulla. È dunque nel nulla che si libra il mandato, di cortissima gittata, della presidente signora Alberti Casellati (che gli amici del bar, irriguardosi, continuano a chiamare «la zia di Mubarak»). I più sagaci riescono a distinguere nel guazzabuglio, beati loro, un disegno. Io vedo solo il guazzabuglio, e leggo con avidità le cronache romane per cercare un indizio, un segnale in codice, perfino una divinazione. Macché.
Così al bar si fa strada, dopo il terzo Campari soda, il vecchio mito inaffondabile dei Paesi che, senza governo, stanno molto meglio e vanno a gonfie vele. Il Belgio, per esempio, secondo P è senza governo da almeno vent’anni. «Dai tempi di Baldovino e Fabiola», specifica. «Da quando Eddy Merckx vinse il Tour», aggiunge G che ama le citazioni colte. Qualcuno aggiunge vaghi cenni sulla Spagna, anch’essa, nelle dicerie da biliardo, lungamente sgovernata: e il Pil che schizza in alto.
Io sono fortemente tentato da una soluzione politica che mi sembra, al momento, di imbattibile lungimiranza: passare il resto della mia vita al biliardo.