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 2018  aprile 18 Mercoledì calendario

SCUSATE, ABBIAMO SCHERZATO! - PUNTO PER PUNTO, TUTTE LE GIRAVOLTE A CINQUE STELLE SUI PROGRAMMI – PRIMA DELLE ELEZIONI DI MAIO DICEVA NO ALLA NATO, ALL’EURO, AGLI F-35, ALLA GUERRA, ALL'EUROPA. DOPO: SI ALLA NATO, SI ALL’EURO, SI AGLI F-35. TUTTE LE COSE PER CUI AVEVA VOTATO LA BASE DEL MOVIMENTO -

LA NATO COM’ERADocumento del 2 febbraio Gli enormi cambiamenti [...]  degli ultimi 50 anni hanno  fortemente ridimensionato la  validità del modello di difesa  [...] portandoci  a una discordanza  tra l’interesse della sicurezza  nazionale italiana  con le strategie messe in atto dalla Nato COM’E’- Documento del 7 marzo [...] In conclusione si ribadisce  l’esigenza di aprire un tavolo  di confronto in seno alla Nato  affinché il modello in vigore  sia superato adeguandosi alle  esigenze dei singoli Paesi  alleati, anche in proporzione  ai singoli contributi al budget  atlantico.   2. RIPUDIO GUERRA COM’ERA- documento del 2 febbraio Iraq, Somalia, ex Jugoslavia,  Afghanistan, Iraq bis, Libia,  Ucraina, Siria. L’elenco dei  Paesi distrutti  dall’unilateralismo  occidentale potrebbe essere  più lungo [...]. È  fondamentale considerare  reato internazionale la guerra  di aggressione [...]

COM’È – documento del 7 marzo Ricerca del multilateralismo,  delle cooperazione e del  dialogo tra le popolazioni.  [...] Inoltre il M5s ribadisce  che le operazioni per il  mantenimento della pace  debbano svolgersi in stretta  ottemperanza ai principi e  agli scopi sanciti dalla Carta

3. MEDIO ORIENTE COM’ERA – documento del 2 febbraio I nostri governi hanno  distrutto intere popolazioni,  come quella siriana,  seguendo l’interventismo  occidentale della Nato. [...] I  nostri governi hanno armato,  finanziato e supportato i  principali «bancomat» del  terrorismo come Arabia Saudita, Qatar, Turchia

COM’E’ – documento del 7 marzo Crediamo che per uscire da  questa impasse l’Unione  Europea dovrà rivedere  seriamente la propria politica  internazionale e in particolare  modo i rapporti con il mondo  arabo e l’Africa. La logica  miope del business first sta  avendo gravi effetti collaterali

4. EUROPA COM’ERA – documento del 2 febbraio La situazione italiana nella  zona euro è insostenibile.  Siamo succubi della moneta unica

COM’E’ – documento del 7 marzo Questo non significa abbandonare perentoriamente la moneta unica.

5. RUSSIA COM’ERA –documento del 2 febbraio La miopia della politica estera  italiana, dell’Unione europea  e dell’amministrazione  Obama non ha permesso  di cogliere i timori della Russia e interpretare  le azioni di Mosca come volte al mantenimento  della sua sfera d’influenza

COM’E’ – documento del 7 marzo Le sanzioni [...] hanno pesato  sull’export italiano per 3,7  miliardi di euro [...]. Il M5S  lavorerà per il ritiro  immediato delle sanzioni  imposte alla Russia e per il  rilancio della cooperazione  con [...] un partner strategico  fondamentale

2. DAL DIAVOLO ALL'ACQUA SANTA Mattia Feltri per la Stampa

Ieri il quotidiano Il Foglio ha pubblicato un articolo in cui si dimostra che, dopo le elezioni, il M5S ha cambiato il programma, quello scritto dal popolo e di cui si è inorgoglito Davide Casaleggio sul Washington Post . Un solo esempio, sulla Nato. Prima: «Disimpegno da tutte le missioni militari della Nato». Dopo: «Aprire un tavolo di confronto in seno alla Nato». Però è arrivata la smentita: macché, non abbiamo cambiato nulla! Ci perdoneranno gli amici del Foglio, ma tendiamo a dare credito ai Cinque Stelle. È la storia che parla per loro, una storia di granitica coerenza. Ve ne offriamo un saggio.

Di Battista 1. «Io sono per lo Ius soli. È più italiano il figlio di immigrati nato in Italia piuttosto che un argentino, nipote di italiani, che l' Italia non l' ha mai vista». Di Battista 2: «Sullo Ius soli bisogna pensarci per bene». Di Maio 1: «Vogliamo portare uno tsunami nell' Ue». Di Maio 2: «L' Ue è la casa naturale del Movimento. Può essere lo strumento per risolvere la crisi». Roberta Lombardi 1: «Fuori gli indagati dallo Stato!». Roberta Lombardi 2: «Virginia Raggi indagata? Abbiamo sempre detto che nel caso di un avviso di garanzia bisogna valutare».

Blog 1: «L' Italia non ha una legislazione per le unioni di fatto. È una vergogna. Non c' è nulla di male a essere gay. Fa invece schifo negare diritti per un pugno di voti». Blog 2: «Le sensibilità sono varie. Sulle unioni di fatto lasciamo libertà di coscienza». Grillo 1: «Uscire dall' euro il prima possibile». Grillo 2: «Non ho mai detto di uscire dall' euro». Ah, questi giornalisti.

3. M5S STRAVOLGE IL PROGRAMMA VOTATO DAI CITTADINI Federico Capurso per la Stampa

Il mastodontico programma del Movimento 5 stelle, vanto di Luigi Di Maio e Davide Casaleggio, «trasparente e votato su Rousseau da quasi 11 milioni di cittadini», è stato stravolto - rivela Il Foglio - attraverso una silenziosa opera di taglia e cuci. «Ci sono state solo piccole modifiche di forma, una cosa normalissima. Nessun cambiamento di sostanza», si difende il Movimento sul Blog delle Stelle. La versione definitiva è frutto di «un' ultima revisione dedicata all' impostazione grafica», ma «i punti votati dai cittadini sono nel programma».

Eppure, è sufficiente mettere a confronto il testo del programma votato online dagli iscritti con quello definitivo, pubblicato il 21 febbraio e frutto della sintesi di un comitato di parlamentari ed esperti, perché si chiarisca come alcune posizioni, soprattutto riguardanti la politica estera e il posizionamento italiano, siano radicalmente cambiate.

Cadono gli strali lanciati contro la Nato e l' Europa, accusati nella prima versione del programma M5S di essere inefficaci, miopi, causa di instabilità. Tanto da portare a una «discordanza tra l' interesse della sicurezza nazionale italiana e le strategie messe in atto dalla Nato». E alla promessa di sottoporre «al Parlamento un' agenda per il disimpegno dell' Italia da tutte le missioni militari della Nato. Consideriamo, inoltre, il nostro territorio indisponibile per il deposito e il transito di armi nucleari, batteriologiche e chimiche nonché per installazioni e addestramenti che ledano la salute degli italiani».

Nel programma definitivo, però, tutto questo non esiste più. Al suo posto, il lavoro di cesello del comitato M5S ha preferito riconoscere che «la presenza delle basi Usa sul territorio italiano trova la sua giustificazione normativa nella bilateralizzazione dell' art. 3 del trattato Nato».

Con la stessa disinvoltura, i Cinque stelle fanno sparire le frasi in difesa dell' intervento russo in Ucraina: «La miopia della politica estera italiana, dell' Unione europea e dell' amministrazione Obama, che non ha permesso di cogliere i timori della Russia e interpretare le azioni di Mosca come volte al mantenimento della sua sfera di influenza». E si perde traccia della teoria secondo cui il «caos che regna in Libia dimostra come l' unilateralismo dell' intervento umanitario sia fallito». Nelle stesse pagine del programma definitivo, invece, si preferisce parlare della necessità di «affrontare insieme in Europa» le sfide del domani «come stati sovrani liberi e indipendenti».

Ogni posizione netta viene smussata. E così si prosegue, con i due testi sotto mano, trovando che la difesa convinta dei paesi del Medio Oriente, sconvolti «dall' interventismo occidentale», il 21 febbraio scompare, sostituita dall' accusa, a quegli stessi paesi, di avere un «sistema di governo a dir poco inadeguato agli standard universali».

Anche l' Euro non è più un nemico. Perché se prima la situazione italiana nella zona euro era «insostenibile. Siamo succubi della moneta unica», dopo l' intervento dei censori M5S si rimarca come «questo non significa abbandonare perentoriamente la moneta unica».

Oltre alla politica estera, nell' elefantiaco programma pentastellato, sono stati ritoccati anche gli altri dossier. Nel capitolo dedicato alla Difesa, ad esempio, non è mai arrivato in porto il «trasferimento di fondi dal programma F35 alla cybersecurity». E in quello dedicato alla Sicurezza l' obiettivo di accorpare le forze di polizia, guardia di finanza, carabinieri e polizia penitenziaria, si è ridotto alla necessità di maggiore coordinamento. Tutto sta nel comprendere quanto le «semplici modifiche di forma» possano incidere radicalmente nella sostanza.