la Repubblica, 15 aprile 2018
Tre giorni in coda per conquistare la sneaker griffata
FIRENZE Sareste disposti a passare tre giorni in coda fuori da un negozio per comprare un paio di scarpe? Ivan sì. Per questo da Milano ha viaggiato in treno fino a Firenze.
Ventun anni. Piumino per passare la notte, cappuccio per ripararsi dal freddo, seggiolina pieghevole da spalancare quando i negozi chiudono e il suolo pubblico è più libero. Eccoli qua i turisti delle sneaker, i viaggiatori a caccia di multistore. Sono collezionisti di Nike, Adidas e di altri brand che, affidandosi a stilisti o rapper, sfornano serie limitate capaci di trasformarsi – magia del marketing – in brucianti oggetti del desiderio.
A questo giro, a Firenze, il richiamo per la comunità sneakerhead, ma anche per i reseller (quelli che si accaparrano la scarpa e poi la rivendono sul web a un prezzo che può salire vertiginosamente come un indice di borsa) si chiama Nike Air Vapormax, di Off-White. Ma più o meno nelle stesse ore a Milano, al Flaghship store Adidas Originals, mettevano in vendita le Yeezy, nate dalla collaborazione con Kanye West e diventate altro oggetto di culto. Nelle settimane precedenti notti in coda a Bologna, a Napoli, Torino per questa o quella sneaker. Il fenomeno è diffuso e generazionale. Chi si mette in viaggio non ha certezza di approdare alla cassa e conquistare il bottino. È successo anche a Firenze, da LuisaViaRoma: in coda erano 153, ma di Nike Air Vapormax versione Off-White (252 euro) lo store ne aveva soltanto 60.
Così i ritardatari, arrivati solo all’alba, sono rimasti a secco.
Il via alla vendita era fissato per sabato mattina, ieri. Ma fuori l’attesa è cominciata martedì, con il cartello esposto da due ragazzi accovacciati sul marciapiede: «Devo comprare le scarpe». In doppia lingua: «I’ve to buy a pair of shoes», perché nessuno potesse scambiare la loro sosta per un bivacco. Sono arrivati da La Spezia, da Brescia, dalle università americane di Firenze, da altre città. «Le regole ce le facciamo da soli», ha detto Tommaso. Uno aveva in mano il registro e controllava la lista dei presenti. Facce assonnate e stanche, da maratoneti sfiatati: «Noi abbiamo preso la stanza da un affittacamere a 120 euro, ma diviso in quattro – racconta Stefano, che rivende le cose su Instagram – Andiamo a turno a fare un riposino, altrimenti non si regge...». I collezionisti di sneaker a tiratura limitata sono un “prodigio” globale creato dai brand con queste vendite speciali, di nicchia, che rendono il desiderio acuto, irrinunciabile: proprio come una passione.