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 2018  aprile 14 Sabato calendario

Un sibilo attraversa la storia di Roma. Tutto esaurito per la Formula E

ROMA Niente rombo, solo un sibilo. E Roma si ferma per il suo primo Gp di velocità elettrica. Dove non è riuscita la Formula 1 – dopo il circuito di Caracalla degli anni 50 —, ce l’ha fatta invece la Formula E, quella del patron Alejandro Agag che ha portato nella Capitale una delle prove (forse decisiva per il titolo) del quarto campionato mondiale ecologico. Il via oggi alle 16 nel cuore dell’Eur: 33 giri su una pista misto-veloce di due chilometri e 800 metri, con tratti dove si possono toccare i 230 all’ora. Dieci team, 20 monoposto, una scuderia cinese – la Techeetah – e una indiana – la Mahindra Racing —, davanti a Renault, Jaguar e Audi, ed ex piloti del Circus finalmente protagonisti: Jean Eric Vergne, già Toro Rosso e collaudatore Ferrari, guida la classifica con 109 punti. In griglia anche i figli d’arte Nicholas Prost e Nelson Piquet jr., poi Lucas Di Grassi, Nick Heidfeld, Sebastien Buemi, con le sorprese Felix Rosenqvist, Sam Bird e Daniel Abt. Un solo italiano, Luca Filippi, ma di questi tempi è già un successo. 
I numeri fanno ben sperare: i 30 mila biglietti disponibili volatilizzati in poche ore, da giorni sui cartelloni pubblicitari c’è la scritta sold out. E il Comune si aspetta un indotto di 60 milioni di euro fino al 2021 con Agag che conferma una data per Roma 2019: «Per come sta andando, è probabile che torneremo qui». Ieri le prove libere, oggi a mezzogiorno quelle ufficiali, su un tracciato che sfiora il Colosseo Quadrato, il Palazzo dei Congressi, la Nuvola di Fuksas, ieri sera location di una cena di beneficenza per 170 ospiti a favore del World Food Program, con i presidenti del Coni Giovanni Malagò e della Fia Jean Todt. Stamattina sulla pit lane attesi il principe Alberto di Monaco, Francesco Totti, Carlo Verdone e in serata a Villa Miani galà con ospiti internazionali e la sindaca Virginia Raggi, vestita da Renato Balestra. 
Mondanità e motori (elettrici), ma oltre il recinto qualche sorriso di meno, con la Cristoforo Colombo chiusa fino a lunedì, l’Ostiense e la Laurentina paralizzate dagli ingorghi, che potrebbero ripetersi oggi. Dalla Questura, che ha istituito una «green zone» con metal detector e bonifiche antiterrorismo, invitano a recarsi sul circuito «solo se si ha già il biglietto e con i mezzi pubblici: i parcheggi non sono previsti».