la Repubblica, 13 aprile 2018
Nobel #metoo, si dimette la segretaria dell’academy
Le turbolenze del Nobel diventano un terremoto.
Ieri si è dimessa il capo dell’Accademia svedese che assegna il premio per la letteratura. Sara Danius ha scelto di andarsene in seguito allo scandalo di molestie sessuali che avevano investito la poetessa Katarina Frostenson (giurata nel seggio n. 18) e suo marito. La decisione è arrivata dopo un sofferto meeting di tre ore con gli altri accademici.
Danius ha detto di aver perso la fiducia dei suoi togati colleghi dichiarando che il tumulto dell’Accademia «ha già influito molto sul premio Nobel». Ha anche detto che se ne va per «volere dell’Accademia».
Si capiva dall’evoluzione tesa degli ultimi giorni che la crisi non era solo diplomatica. Due giorni fa era addirittura intervenuto il re Carlo XVI Gustavo aprendo l’Accademia alla possibilità di cambiare lo statuto, consentendo le dimissioni agli “immortali giurati”, finora in carica a vita.
Una scelta quasi obbligata per evitare la paralisi della giuria più prestigiosa del mondo dopo che tre suoi membri avevano annunciato di volersene andare.
A far infuriare i tre giurati – Klas Ostegren, Kjell Espmark e Peter Englund – l’atteggiamento dell’Accademia a loro dire troppo morbido nel giudicare la storia di molestie che aveva coinvolto il marito della poetessa Frostenson, in giuria dal 1992. Il presunto molestatore Jean-Claude Arnault (contro il quale 18 donne hanno sollevato accuse di pesanti) è una delle figure più di rilievo del mondo culturale svedese, animatore a Stoccolma del Forum, un club per artisti e scrittori gestito con la moglie e finanziato dalla stessa Accademia. Particolare che ai 18 “immortali” della Svenska Dagbladet non è andato giù, tanto da spingerli a chiedere l’espulsione di Frostenson e a minacciare l’aventino.
La decisione di Sara Danius stravolge lo scenario. Fino a due giorni fa la segretaria aveva sostenuto che l’Accademia non poteva ritenersi responsabile per gli abusi di Arnault. E la scorsa settimana aveva rassicurato sul fatto che Arnault non avesse approfittato del suo doppio ruolo, di marito e organizzatore culturale, per carpire soffiate sul premio Nobel, come invece si diceva.
Ma la difesa non ha retto.
Danius, 56 anni, è una docente svedese, una storica della letteratura, ed è entrata a far parte dell’Accademia nel 2013.
Dal primo giugno 2015 ne è diventata il segretario permanente, la prima donna ad assumere quel ruolo. Il caso vuole che Danius sia anche una collaboratrice del Dagens Nyheter, il quotidiano da cui lo scandalo è partito lo scorso novembre grazie alla pubblicazione delle accuse contro Arnault.