ItaliaOggi, 13 aprile 2018
Diritto & Rovescio
Sottile guerra di dispetti, giocata con linguaggio dei corpi, fra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi all’uscita dal colloquio con il presidente della repubblica. Lo show inizia con l’avvicinamento di Salvini, Berlusconi e Giorgia Meloni alla tribunetta dei microfoni. Salvini sovrasta tutti. In particolare schiaccia il Cav con i suoi 30 centimetri di maggiore altezza. Ma con un gioco di destrezza, Berlusconi si impossessa dei microfoni e cede ufficialmente la parola al capo delegazione Salvini, che non aveva alcun bisogno di essere introdotto da nessuno. Poi, mentre Salvini elenca, per punti, le cose che il centrodestra vuole fare, Berlusconi lo segue con le dita delle mani come a dimostrare che l’allievo recita bene la parte che lui gli ha scritto. Poi, quando gli altri due hanno lasciato libero lo schermo, il Cav si attarda davanti alla telecamera lanciando un siluro a Di Maio e richiamando su di sé l’attenzione che non gli spetterebbe, essendo finito lo show. Un attore insuperabile. Anzi, un vero guitto.