Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  aprile 12 Giovedì calendario

Il talento dell’aspirapolvere

Che cosa sogna un ragazzo? Di diventare un calciatore. Come Mirko Bertoncini. Lui si è arrampicato con pazienza sui campionati, da quello dei dilettanti alla C2, fino ad approdare in serie B. Ma negli spogliatoi c’è uno specchio e, quando ci passa davanti, Mirko vede un uomo di ventotto anni che ha confuso una passione con il proprio talento. Tutti ne possiedono uno, ma pochi hanno la capacità di riconoscerlo. La domanda da farsi è: in che cosa posso dare il meglio di me stesso, senza rinnegare ciò che sono davvero?
Spesso però la risposta non ti piace, perché la società impone stereotipi di successo, dal cantante al cuoco, e se i tuoi talenti esulano da quei modelli lì, ti spinge a considerarti un fallito. Mirko ha la forza di analizzarsi senza pregiudizi e riconosce con dolore di non essere nato per giocare a pallone. Il calcio è il suo hobby, non la sua missione. Si ritira precocemente, rinunciando a una onesta carriera di seconda fila. E, come un personaggio di Checco Zalone, si butta nel commercio degli aspirapolveri. Intuisce che il suo vero talento consiste nel convincere gli altri a desiderare qualcosa di cui credono di non avere bisogno. E la vita gli risponde: per il secondo anno consecutivo ha appena vinto il premio di miglior venditore «porta a porta» d’Italia, con oltre millecinquecento apparecchi venduti.
Che cosa sogna un ragazzo? Di diventare se stesso. Come Mirko Bertoncini.