la Repubblica, 11 aprile 2018
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Un miliardo e mezzo di euro in cinque anni per dare alla Francia la leadership nella ricerca sull’intelligenza artificiale. È questo l’investimento annunciato da Emmanuel Macron il 29 marzo, alla fine della conferenza AI for humanity, svoltasi al Collège de France.
La decisione fa seguito alle raccomandazioni contenute nel rapporto For a Meaningful Artificial Intelligence, presentato nella stessa sede da Cédric Villani, matematico di fama mondiale e vincitore della Medaglia Fields, nonché parlamentare di En Marche!, il partito dello stesso Macron.
Proprio a Villani, il presidente francese aveva affidato all’inizio di settembre dello scorso anno il compito di guidare una missione di sei mesi per analizzare il tema dell’intelligenza artificiale in tutte le sue sfaccettature – dalla prospettiva tecnologica, economica, etica – considerando il ritardo dell’Europa in questo settore rispetto a Cina e Stati Uniti e le possibili strategie per colmare il gap. Con la collaborazione di un gruppo di specialisti di diverse aree, per portare a termine il compito Villani ha sentito il parere di 350 tra scienziati, giuristi, filosofi, manager e ha raccolto i contributi di 1.600 esperti su una piattaforma online.
Il piano comprende un programma di ricerca nazionale che sarà guidato dall’Inria, l’Istituto nazionale per la ricerca in informatica e automazione, e comprenderà quattro o cinque centri dedicati istituiti in altrettanti enti di ricerca del paese. Alla fine, Macron non ha dato ascolto alla raccomandazione di Villani di raddoppiare i salari di ingresso dei ricercatori per fermare l’emorragia di talenti che sta colpendo la Francia (vi ricorda qualcosa?), ma una parte consistente del piano è rivolta proprio ai giovani ricercatori e a rafforzare la collaborazione con gli altri paesi europei, in particolare la Germania. Di più, ha già stimolato l’interesse di grandi società dell’elettronica, come Samsung, Fujitsu e Deepmind, che hanno annunciato un potenziamento delle sedi di Parigi.
Non si può non ricordare come fu comunicata la fondazione dello Human Technopole di Milano nell’autunno 2015, alla fine dell’Expo. Matteo Renzi lo annunciò a sorpresa in conferenza stampa, senza alcuno studio a monte, senza alcun coinvolgimento della comunità scientifica. Senza paracadute. Ecco, a volte basterebbe poco per rendere un paese credibile.