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 2018  aprile 11 Mercoledì calendario

Gessica balla da sola felice. Ma gli avvocati non vogliono

A mettersi in gioco. A realizzare quei sogni che prima dell’agguato dell’ex accarezzava da casa, guardando la tv, mentre sognava di ballare in quel programma di Rai1 che tanto le piaceva. Tavares però, che in primo grado è stato condannato a 10 anni per lesioni e a 9 per averla perseguitata, non ci sta. E dal carcere fa parlare a più riprese i suoi legali. Il tutto ha inizio una settimana fa circa, con una lettera inviata al Resto del Carlino: “Non si comprende la necessità di così continue e pressanti divulgazioni da parte della signora Notaro e viene il sospetto che si voglia determinare un coinvolgimento emotivo pubblico e un naturale influenzamento giudiziario. Divulgare questioni processuali, peraltro attraverso un’interpretazione totalmente soggettiva ed emozionale nell’ambito di una trasmissione televisiva quale Ballando con le Stelle deputata a fini ludici, risulta inappropriato. La difesa invoca l’intervento delle autorità competenti, affinché la condotta della signora Notaro sia richiamata e ricondotta nell’alveo del rispetto dei diritti altrui”.
Quindi, secondo il signor Tavares e chi lo difende, un ente non meglio specificato (le autorità competenti chi?) dovrebbe impedire a Gessica Notaro, ad appena un anno dall’accaduto per giunta, di raccontare quello che ha vissuto e che sta vivendo. Dovrebbe starsene in tv col volto sfregiato e la sua bella benda luccicante, fingendo di aver preso troppo sole.
Senza condividere col pubblico e con le donne che magari vivono situazioni di violenze domestiche, la storia della sua fragilità, della dipendenza da un amore malato, della sua forza e della sua rinascita. No, dovrebbe tacere perché non sia mai che qualcuno, da casa, si convinca che il signor Eddy Tavares non sia un caro ragazzo. La ragazza che ha imparato a ballare da sola però è una tosta. Non si lascia intimorire. E allora sabato sera a Ballando con le stelle prende il microfono e risponde a Eddy e ai suoi legali: “Più mi chiedete di stare zitta e più io parlerò”, dice con una dolcezza risoluta, senza alzare i toni, senza tradire rabbia e risentimento. Lo dice con la grazia con cui balla e racconta di sé e chiunque la senta parlare capisce che è ancora lì che risiede il problema di chi sta in cella: nella sua felicità. Il suo ex non voleva che dopo di lui qualcuno potesse godere della sua bellezza e felicità e l’ha sfregiata, ora che ha compreso di non averle tolto nulla – né la bellezza né la felicità – tenta di privarla ancora una volta del suo diritto al riscatto. A una seconda vita. Non è l’opinione pubblica né un possibile influenzamento giudiziario, a preoccuparlo, ma quel sorriso. E infatti arriva una seconda lettera dei suoi legali, questa volta – se possibile – ancora più assurda: “Chiediamo una volta per tutte di mettere fine a quel processo mediatico che si è scatenato contro Tavares nel programma televisivo Ballando con le stelle. C’è in gioco una questione essenziale, un tema di diritto: i processi vanno fatti in aula, non in tv. (…) Per come si sono comportate e per quello che hanno detto, Selvaggia Lucarelli e Roberta Bruzzone vanno subito allontanate dalla trasmissione: è quello che chiederemo alla vigilanza della Rai e al ministero della Giustizia. Noi avvocati di Tavares siamo finiti nel mirino, pur avendo soltanto esercitato il diritto di tutela del nostro assistito”. In pratica, gli avvocati di Tavares vorrebbero privare me e la criminologa Bruzzone del diritto sancito dall’articolo 21 della Costituzione di esprimere un’opinione sulla vicenda. Ma non è l’aspetto anticostituzionale della faccenda che mi impressiona o la letterina al ministero della Giustizia sulla mia presenza a Ballando con le stelle che immagino metterà la questione tra le pratiche urgenti da risolvere per il bene del Paese. È la faccia di tolla. Di programmi tv in cui si fanno processi mediatici infatti ce ne sono a decine. Il caso Notaro è stato passato al setaccio e radiografato da trasmissioni, analizzato da avvocati, criminologi, psicologi, scrittori e opinionisti da bar in mille salotti tv, ma guarda caso la furia di Tavares e legali si abbatte solo su Ballando con le stelle. Perché il problema non è il processo televisivo, ma sempre un altro: vedere Gessica che balla – bellissima – da sola. E capire che quell’acido ha corroso la pelle ma non la voglia di vivere, che è ancora lì, intatta e fiera, in quella benda paiettata.