La Gazzetta dello Sport, 11 aprile 2018
Dieci anni dal primo gol di Balotelli in Serie A
La partita tra Atalanta e Inter del 6 aprile del 2008 sollevò definitivamente il sipario su Mario Balotelli. Il suo intenso rapporto con il gol iniziò proprio a Bergamo dieci anni fa con il primo in Serie A. Assist di Dejan Stankovic ad aprirgli un corridoio verso Ferdinando Coppola, il controllo, la finta, il dribbling e il gol del definitivo 2-0. A scriverlo e a vederlo sembra tutto facile. «Negli spogliatoi i compagni mi hanno chiesto cosa aspettassi a tirare – scherzava a fine gara Balotelli -. Il portiere è caduto... sì, vabbè, l’ho fatto cadere... e a quel punto ho calciato anche un po’ piano a dir la verità».
C’era già tutto Mario in quelle parole dette dopo il suo primo gol in Serie A all’età di 17 anni, 7 mesi e 25 giorni. In quel pomeriggio bergamasco Balotelli fu schierato titolare da Roberto Mancini in un 4-1-4-1 in cui il ragazzino partiva esterno di sinistra di centrocampo. Il tecnico aveva bisogno di sistemare Javier Zanetti sulle orme di Cristiano Doni al centro e di infoltire la mediana con Esteban Cambiasso e Patrick Vieira al centro. Mario partiva largo e poi lasciava prevalere l’estro. Secondo la Gazzetta si meritò un 7, il migliore in campo. Perché oltre al gol della sicurezza, Balotelli fu protagonista anche nel primo centro interista. Da corner infatti pescò la testa di Vieira, la più lesta a raccogliere quel cross anticipando Maximiliano Pellegrino. Assist, gol e pure un cartellino giallo. Insomma, molto del Balotelli che sarebbe diventato nel corso degli anni.
«Ci serviva un po’ di freschezza – aveva commentato Mancini alla fine della partita —, nonostante i 17 anni ha classe, personalità e la giusta spensieratezza che ti porta a fare cose difficili anche nei momenti più delicati. Certo, mi ha anche fatto arrabbiare quando ha preso un cartellino giallo per un fallo inutile». La vittoria ottenuta grazie a Balotelli aiutò a tenere lontana la Roma di Luciano Spalletti nella lotta-scudetto. Dopo quella partita, con altri sei turni da disputare, i nerazzurri mantennero 4 punti di vantaggio sui giallorossi, 72 a 68. La vittoria interista a Bergamo risulterà determinante per la conquista dello Scudetto soprattutto sul piano mentale visto che la squadra di Mancini stava affrontando un periodo di appannamento. «Questi sono i punti più importanti del 2008», decretò Zanetti. Punti firmati dagli ardori del giovane Mario.