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 2018  aprile 07 Sabato calendario

Con le carte letterarie giochi e leggi gli aforismi

Un mazzo di carte «letterario»: l’ha inventato l’editrice Joker di Novi Ligure, in provincia di Alessandria, grazie a un’idea del suo direttore editoriale, il biellese Sandro Montalto. L’originale trovata è piaciuta e le carte del libro-oggetto sono alla seconda edizione, acquistate in rete da una variegata tipologia di clienti. «Abbiamo prodotto due mazzi da 54 carte ciascuno dove ogni carta ha un aforisma ma i due mazzi hanno un filo logico: uno riprende frasi di autori letterari di ogni epoca, l’altro raggruppa aforismi di specialisti italiani. I disegni sono di Tania Lorandi», spiega Gennaro Fusco che con Monica Liberatore di Joker è l’editore, mentre mostra il loro «Aforismario da gioco» (questo il nome del libro-oggetto) dove colpiscono le frasi di Pietro l’Aretino («Due cose mantengono vive le creature: il letto e il giuoco perché l’uno è refrigerio de le fatiche e l’altro ricreazione da i fastidi»), di Oscar Wilde («Si dovrebbe giocare sempre lealmente, quando si hanno le carte vincenti») o di Stefano Benni («Il poker si gioca in 4 o in tre col morto, o anche in tre col pollo») mentre quella ripresa da Umberto Eco è in linea con lo scrittore, sottile e profonda. Fra i pensatori contemporanei: Andrea Laiolo, Marco Maiocchi, Antonio Castronuovo o Piero Buscioni e tanti altri che hanno scritto per il progetto dell’editrice novese gli aforismi che appaiono sulle carte.
La casa editrice Joker ha una collana dedicata agli aforismi (Athanor) il cui nome è mutuato dall’alchimia perché era il forno che serviva per eseguire la «digestione alchemica», un po’ come gli aforismi trasformano la lingua in altro. La collana è dedicata esclusivamente ad aforismi e di essa fanno parte le carte sono collegate come spiega ancora Gennaro Fusco: «Il ruolo del gioco e in particolare delle carte nella vita è al centro della nostra idea: volevamo realizzare un progetto originale legato al mondo delle carte rimanendo fedeli alla nostra filosofia editoriale» perché Joker è casa editrice dal catalogo e dagli autori di qualità e perché la linea editoriale è legata a pubblicazioni variegate. Normale quindi che quando Montalto ha proposto l’idea a Fusco e Liberatore la risposta sia stata entusiastica e i riscontri non mancano come racconta ancora Gennaro Fusco: «Le abbiamo proposte al Salone del Libro di Torino e il riscontro è stato ottimo, segno che i «lettori» hanno capito la filosofia che si cela dietro a un prodotto di cui andiamo orgogliosi».
Insomma, realizzare carte da gioco unendole alla letteratura perché il mondo delle carte e del gioco è parte integrante della vita fin da piccoli o, per dirla con le parole di Marco Ercolani: «Nell’arte come nel gioco, si è ospiti di altri mondi» che in questo caso si incontrano, in un mazzo di carte.